C’è chi protesta per l’arrivo dell’ora legale 2016: ma chi dei presenti ha mai pensato di inscenare uno sciopero delle lancette? Probabilmente nessuno, e in effetti non era semplice eguagliare, in quanto a fantasia, gli operai torinesi che nel 1920 diedero vita ad una forte agitazione in opposizione all’introduzione dell’ora legale, che li costringeva a recarsi in fabbrica col buio anche nella stagione primaverile e in quella estiva. La contestazione degli operai torinesi, promossa tra gli altri dal sindacalista Pietro Ferrero (poi trucidato dagli squadristi fascisti), coinvolse gran parte della classe operaia del capoluogo piemontese e sfociò in occupazioni delle fabbriche che durarono per una decina di giorni. Il culmine delle azioni dimostrative contro l’ora legale si ebbe con lo spostamento all’indietro di un’ora delle lancette di un orologio alla Fiat Brevetti: gesto che costò il licenziamento di tutta la commissione interna. Lo sciopero delle lancette finì male: gli operai abbandonati dalla Cgil e dal Psi dovettero abbandonare la loro battaglia ma oggi, nell’introdurre l’ora legale 2016, chi è costretto ad uscire da casa quando il sole non è ancora sorto non può non dedicargli un pensiero.
Ora legale 2016 in procinto di insediarsi al posto dell’ora solare, ma su Twitter è già rivolta. Nulla di trascendentale, intendiamoci: ma se si facesse un sondaggio tra gli internauti sull’opportunità di abolire definitivamente l’ora legale (o più in generale il cambio dell’ora), siamo certi che vincerebbero i sì con percentuali bulgare. Tra i cinguettii che in questi minuti si leggono su Twitter si fa molta ironia sull’ora di sonno in meno a cui bisognerà rinunciare a partire da domani. Per esempio c’è chi scrive:”Ci tolgono un’ora di sonno e hanno il coraggio di chiamarla “legale”… #oralegale”; altri invece dividono il mondo in due grandi gruppi:”Quelli a cui l’orario dell’auto si sballa; Quelli a cui l’orario dell’auto torna a posto”. Qualcuno infine, prende in prestito lo slogan di Sandra Mondaini:”Questa notte bisogna mettere tutti gli orologi avanti di un’ora…Che noia, che barba, che barba, che noia. #oralegale”.
Ora legale in arrivo, lancette da spostare in avanti per tutti gli orologi della casa: la speranza è che qualcuno si prenda ogni anno la briga di farlo al nostro posto. Ma non sentiamoci strani, il rifiuto verso questa pratica è condiviso anche dall’altra parte dell’oceano. Basti guardare alla grande civiltà americana: loro hanno fatto i conti con l’ora legale, che definiscono “Daylight Saving Time”, già l’8 marzo e non è andata bene. Come riferisce “Il Post”, ogni anno negli Stati Uniti sono in tanti a chiedersi se davvero questo “Risparmio di luce diurno” valga la candela: almeno secondo i giornalisti dell’Atlantic la risposta è “no”. In un articolo intitolato “Tempo di uccidere il risparmio di luce”, la nota testata giornalistica a stelle e strisce ha definito la pratica di spostare in avanti le lancette come “dispendiosa, crudele, inutile e persino pericolosa“. Non vogliamo credere che l’autore dell’articolo necessitasse di un’ora in più di sonno per iniziare meglio la giornata in cui ha scritto quel pezzo, ci basta immaginare all’ora che perderemo noi domani, per dargli ragione…
Il cambio dell’ora in arrivo stanotte potrebbe creare dei problemi a chi già soffre di disturbi del sonno. Lo conferma Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee dell’ospedale Humanitas, spiegando che ad avere delle ripercussioni potrebbero essere in particolare le persone “che soffrono di insonnia iniziale e non riescono ad addormentarsi con facilità”. Con l’occasione vengono quindi dati 6 consigli per dormire bene tutto l’anno: 1) se i bambini sotto i 5 anni è bene che riposino anche 13 ore, gli adulti dovrebbero dormirne dalle 7 alle 9; 2) è meglio staccarsi da telefonini e dispositivi elettronici almeno un’ora prima di andare al letto; 3) non andare a letto subito dopo mangiato e non bere caffè e tè dopo il tardo pomeriggio; 4) sconsigliati fritti, alcolici e cibi pensanti a cena; 5) cercare di dormire su un materasso confortevole e in una camera non troppo calda, né fredda; 6) se si hanno difficoltà ad addormentarsi, meglio cercare di andare a letto e svegliarsi ogni giorno alle stesse ore.
Lancette dell’orologio in avanti questa notte, per il ritorno dell’ora legale. Indubbiamente un’ora di sonno in meno porterà a qualche disagio nella giornata di domani, ma sembra che questo cambio dell’ora porterà anche dei vantaggi per via dell’aumento della luce nel corso della giornata, favorita altresì dal fatto che siamo entrati in primavera e quindi il meteo sarà sempre migliore. Attraverso la luce solare, infatti, il nostro organismo è in grado di sintetizzare e produrre la Vitamina D, che aiuta il calcio a fissarsi nelle ossa. Inoltre si ritiene che l’ora legale possa aiutare a combattere l’obesità infantile. Giornate più lunghe e soleggiate possono infatti invitare i bambini a passare più tempo all’aperto facendo attività fisica o semplicemente giocando con gli amici. Movimento che aiuta certamente a “bruciare” il grasso in eccesso o a consumare quanto assimilato, specie in questi giorni dove non mancheranno dolci e cioccolato sulle tavole.
Tutti pronti al cambio dell’ora che scatterà questa notte in virtù del passaggio all’ora legale. Per diversi esperti si tratterà di sopportare una sorta di mini “jet lag”, che solitamente si affronta invece per lunghi viaggi che comportano il passaggio a un altro fuso orario. E a proposito di orari diversi in giro per il mondo, va ricordato che negli Stati Uniti l’ora legale è già arrivata da due settimane, essendo scattata nella seconda domenica di marzo. In questo periodo, quindi, c’è stata un’ora in meno di differenza tra il nostro orario e quello delle principali città americane. Cosa che per esempio ha avuto i suoi effetti per le contrattazioni borsistiche, dato che Wall Street apriva un’ora prima del solito. Ma da domani tutto tornerà come prima. Va detto che anche prima dell’Energy Policy Act, entrato in vigore nel 2007, l’ora legale negli Usa arrivava in un periodo diverso dal nostro. Tuttavia scattava dopo, nella prima domenica di aprile.
Siete gufi o allodole? La domanda non è fuori luogo nel momento in cui sta per avvenire il passaggio all’ora legale, che porterà a un “allungamento” delle giornate, ma farà perdere un’ora di sonno questa notte e della luce solare al mattino. In ogni caso, come spiega lo psichiatra Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro medico Santagostino di Milano, quando si passa all’ora legale a risentirne di più sono le persone serotine, ovvero i gufi. Persone, quindi, che tendono a rendere di più alla sera. Quando invece ad autunno c’è il ritorno all’ora solare, a essere penalizzate sono le allodole, persone che rendono di più nelle prime ore della giornata.
Questa notte torna in Italia ma non solo, l’ora legale con le lancette dell’orologio che vengono portate indietro esattamente di 60 minuti. Un cambio che molti salutano con un pizzico di rammarico (si potrà dormire un’ora in meno) mentre altri con una certa felicità in quanto l’ora legale porta in pratica un’ora di sole in più. Tra i vantaggi c’è senza dubbio quello del relativo risparmio energetico e che la luce naturale serale diminuisce il rischio di incidenti stradali, ma ci sono anche delle negatività evidenziate secondo alcune ricerche scientifiche. Nello specifico ci sono disturbi del sonno ed un aumento degli infarti e degli ictus (circa il 4% nella settimana post cambio ora). Inoltre, secondo l’analisi effettuata dalla American Academy of Neurology, l’arrivo dell’ora legale aumenterebbe di circa il 25% il rischio di ictus nei malati di cancro e del 20% in generale per quanti hanno più di 65 anni.
È arrivato il grande giorno dell’ora legale 2016, questa notte alle 2 dovremo portare le lancette in avanti di un’ora, perdendo di fatto così un’ora per molti decisiva di sonno. Per fortuna ci viene in soccorso la Pasqua che con le vacanze ci permette di vivere con più serenità questa mancanza di ora solare che si farà sentire per i primi giorni: quali sono dunque i consigli pratici che i “soliti” esperti ci propongono per questa “maratona” di ora legale? Il presidente di AIMS, Riccardo Ferri, ha proposto un personale elenco di consigli abili e arruolabili per questa particolare situazione: come per ogni cambiamento occorre buon senso e gradualità, dunque “non cambiare improvvisamente le ore usuali di addormentamento e risveglio e se questo non fosse possibile, allora bisognerebbe dormire per un tempo non inferiore all’usuale”. Prosegue il medico dicendo che i rimi lavorativi e sociali spesso non permettono grande elasticità di orari, e dunque per provare a superare lo choc da mancanza di sonno “ci si può giovare di una specifica terapia naturale che consiste nella risincronizzazione dei ritmi circadiani mediante esposizione, in determinate fasce orarie della mattina, a luce brillanti indotta da specifiche lampade che permettono un effetto di generazione di alba artificiale“. Ecco, magari non proprio tutti possono permettersi queste “albe artificiali” dunque andiamo più tranquilli verso un bel “riposate finché volete e se perdete ore di sonno recuperatele… mangiando di più domani a pranzo di Pasqua”. Non vi sembra un ottimo consiglio?
Si passerà all’ora legale nella notte che divide il 26 e il 27 marzo, con le lancette dell’orologio che verranno spostate in avanti di un’ora durante la notte per il ritorno all’ora legale. Su Focus.it sono diverse le curiosità che vengono lanciate in merito a questa situazione. E’ importante il risparmio energetico generato da questo spostamento di ora. Il Gruppo Terna quantifica un risparmio di 543.800.000 kWh per effetto proprio dell’ora legale. Questo è equivalente al fabbisogno energetico dell’illuminazione pubblica dell’intera regione Sicilia. Davvero una cosa incredibile se si pensa a quanto è grande l’isola italiana. E’ questa solo una delle tantissime particolarità e curiosità legata a questa situazione e cioè alla famosa ora legale.
Nella notte tra il 26 e il 27 marzo verrà rimessa l’ora legale con le lancette che alle due si sposteranno automaticamente alle tre e ci troveremo a dormire un’ora di meno. Certo però le giornate finalmente si allungano con il sole che inizierà a tramontare più tardi giovando anche di quest’ora di vantaggio. Gli italiani intanto iniziano a sognare l’estate, anche se è molto lontana e al momento il meteo sta facendo ancora degli scherzi con ventate di freddo alternate a giornate di primavera. Staremo a vedere quando arriverà il primo vero caldo, intanto però ci godiamo questo vantaggio di vedere il sole scendere giù all’orizzonte un’ora più tardi di quello che avevamo visto fino ad oggi.
Potrà sembrare strano per i problemi di ora legale il fattore cioccolato potrebbe essere “letale” per il vostro sonno: no, non stiamo delirando, ma è il consiglio lanciato dal presidente dell’AIMS, Associazione Italiana della Medicina del Sonno, Riccardo Ferri intervistato da Repubblica sul cambio dell’ora solare in ora legale. Il passaggio nella notte tra sabato e domenica – lancette in avanti di un’ora, si perde il sonno – capita in concomitanza con la Pasqua quest’anno e molti di noi, o i nostri bei bambini, saranno alle prese con il godereccio cibo dolce del periodo pasquale, tra fondente, bianco o latte. Ebbene, ecco l’annuncio di Ferri: «il cioccolato è un noto fattore scatenante per gli attacchi di emicrania, insieme alla perdita di sonno. Pertanto i soggetti che soffrono di questo disordine devono stare particolarmente attenti. Ovviamente sono le esagerazioni che creano problemi, non capita nulla se mangiamo un po’ di cioccolato, però non esageriamo, specie magari evitiamo di mangiarlo alla sera per non avere problemi anche di reflusso castro-esofageo e dunque altra insonnia».
Si torna a dover cambiare ora, torna l’ora legale con le lancette che andranno spostate in avanti e di conseguenza perderemo un’ora di sonno: tragedia? Disastro nazionale e weekeend rovinato? Sappiamo bene che per molti di voi il cambio nella notte tra il 26 e il 27 marzo (tra sabato e domenica) è tipo un mezzo disastro, ma ci sono buoni motivi per cui non si può del tutto disperare, almeno quest’anno. Infatti per il 2016 il ritorno dell’ora legale arriva nel weekend di Pasqua dove in tanti saranno a casa per le ferie o i più fortunati addirittura per un bel ponte fino a Pasquetta. Per questo motivo il dramma può essere ridotto visto che comunque si tratta di due bei giorni di vacanza che magari potrebbe farvi scattare il guizzo di organizzare una bella gita o vacanze e in quel caso “guadagnare” un’ora si trasformerebbe in un vantaggio. In più riposarsi, secondo alcuni, non è solo assicurare all’organismo numero sufficiente di ore di sonno ma anche fare qualcosa di piacevole, che reca piacere e che dunque fa rilassare corpo e anche mente. Vi siete convinti? Dai andate a riprendere la sveglia che avevate buttato da qualche parte, lei non c’entra.
Arriva la Pasqua? Sì, ma anche l’ora legale: weekend pieno di avvenimenti con lo spiacevole fatto di perdere un’ora di sonno, nonostante sia comunque veniale visto che si tratta di giorni di ferie e il danno viene ridimensionato. Eppure c’è chi, ogni qualvolta che rispunta il cambio tra ora solare e legale, esprime tutta la contrarietà per questa pratica e ne chiede l’abolizione, in particolare, dell’ora solare. È il Codacons, l’importante associazione dei consumatori, che porta avanti la battaglia da anni per cercare di abolire l’ora solare, portando cifre e statistiche a favore della richiesta. Da una ricerca condotta dal Codacons risulta che gli italiani sono equamente divisi tra chi è favorevole all’arrivo all’ora legale e chi vorrebbe la sua eliminazione: su 500 intervistati, l’80% è favorevole all’abolizione dell’ora solare. Queste le motivazioni espresse: «è evidente che d’inverno, mantenendo l’ora legale, non si avrebbe il risparmio energetico che si ha d’estate, dato che a fronte di un’ora risparmiata al tramonto si avrebbe un’ora persa all’alba. Ma è anche vero che eviteremmo il disagio definitivamente ed il costo del cambio d’orario, che sicuramente c’è per quanto nessuno lo ha ancora quantificato, e che è il solo e principale motivo che induce gli italiani ad esprimere un parere contrario all’arrivo dell’ora legale».
E’ arrivato il momento di dare l’addio all’ora solare e dare invece il benvenuto all’ora legale che avverrà nella notte fra sabato 26 marzo e domenica 27 marzo 2016. Alle 2:00 del mattino si dovranno spostare le lancette verso le 3, portandole così avanti di un’ora. Le risposteremo nuovamente, questa volta indietro, nella notte fra sabato 29 ottobre e domenica 30 ottobre 2016. L’ora legale ci farà perdere un’ora di sonno e sono già previsti risvegli addormentati proprio per la mattina di Pasqua, ma verrà garantito anche un risparmio di energia e denaro senza pari. Secondo Terna, il gestore nazionale della rete elettrica, il risparmio calcolato nel 2015 derivato dall’ora legale si aggira attorno agli 89 milioni di euro e corrispondono a 552,3 milioni di kWatt/h. Ma quando e perché è stata introdotta l’ora legale? Fin dai tempi antichi, l’uomo si avvaleva della presenza del sole per stabilire i ritmi della vita, andando quindi a letto poco dopo il tramonto, con il crepuscolo, ed alzandosi all’alba. La Primavera e l’Autunno venivano quindi gestite in modo naturale, seguendo sempre le ore di luce e di buio. E’ grazie alla nascita delle industrie ed alla diffusione dei primi orologi che l’uomo ha iniziato a regolare le varie attività in base ad un orario convenzionale e condiviso globalmente. Tuttavia, dormendo di più la mattina si sprecavano invano ore preziose di luce e la sera, rimanendo in piedi oltre il tramonto, si consumava energia.
Il primo a capire che qualcosa in questo meccanismo non andava è stato, nel 1784, Benjamin Franklin, l’inventore del parafulmine. Lo scienziato illustrò la sua soluzione alternativa sul Journal de Paris, proponendo appunto di spostare le lancette dell’orologio in avanti con l’arrivo dell’estate, ma l’idea non venne ascoltata. Si deve invece a William Willet la promozione di questa teoria che nel 1907 iniziò a promuoverla negli ambienti scientifici. Quando ormai le conseguenze della Prima guerra mondiale erano evidenti, la Camera dei Comuni diede il nullaosta al British Summer Time. Era il 1916 e fu l’inizio dello spostamento di un’ora in avanti delle lancette nel periodo estivo. Furono molti i Paesi ad imitare l’Inghilterra, dato che i consumi della guerra battevano cassa ovunque. L’Italia fu fra le ultime ad aderire all’iniziativa, verso il 1920, ma la scelta venne ritirata e reintrodotta diverse volte, fino ad arrivare alla decisione stabile del 1966. Non bisogna fare l’errore di considerare il cambio dell’ora legale solo nell’ottica dell’ora perduta di sonno. Avere un’ora di luce in più, infatti, garantisce un umore migliore, grazie alla maggiore produzione di serotonina. E’ vero però che questo cambio potrebbe apportare degli effetti sul corpo, dato che va ad incidere sul rapporto sonno/veglia. Alcuni soggetti più sensibili possono prepararsi al cambio dell’ora iniziando il cambiamento nei giorni precedenti ed abituarsi quindi in modo graduale all’ora di sonno perduta.