TRIFONE E TERESA / News, dopo Giosuè Ruotolo e la fidanzata c’è una terza persona indagata? (Ultime notizie, oggi 30 marzo 2016)

- La Redazione

Trifone e Teresa, ultime news: Giosuè Ruotolo, presunto assassino dei due fidanzati, attende la decisione dei giudici del Riesame, tornerà in libertà o continuerà a restare in carcere?

trifone_e_teresa Trifone e Teresa

Il giallo sul duplice delitto di Trifone e Teresa potrebbe presto vedere un ulteriore colpo di scena dopo l’arresto di Giosuè Ruotolo e della sua fidanzata Rosaria Patrone (quest’ultima ai domiciliari con l’accusa di favoreggiamento). E’ quanto emerge dall’ultimo numero del settimanale “Giallo”, ripreso dal sito “Blitz Quotidiano”, secondo il quale potrebbe esserci presto una terza persona indagata per il delitto della coppia uccisa a Pordenone il 17 marzo dello scorso anno. Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti, dunque, potrebbe esserci una nuova persona secondo quanto emerge dalle carte dell’inchiesta. Di chi si tratta? E soprattutto, che ruolo avrebbe giocato nel duplice delitto di Trifone e Teresa? Potrebbe trattarsi forse di un giovane tra i 20 ed i 25 anni la cui foto fu mostrata a Giosuè Ruotolo nel corso di un passato interrogatorio? In attesa di saperne di più su un possibile nuovo scossone nel giallo di Pordenone, domani il Riesame di Trieste deciderà su Ruotolo: continuerà a restare in carcere, gli saranno concessi i domiciliari o tornerà in libertà?

Alla vigilia di un giorno così importante per le famiglie di Trifone e Teresa, i due fidanzati freddati con sei colpi di pistola nella loro auto mentre si trovavano nel parcheggio del Palasport di Pordenone poco più di un anno fa, giungono le parole durissime pronunciate dall’avvocato Nicodemo Gentile. Il legale della famiglia di Trifone Ragone, come riportato da Il Messaggero, non si sarebbe risparmiato in merito a Giosuè Ruotolo, in riferimento al quale domani si pronuncerà il Tribunale del Riesame. Gentile avrebbe sottolineato a carico dell’indagato in carcere per il duplice omicidio di Trifone e della fidanzata Teresa una quadro indiziario gravissimo. Non solo, a giustificare la sua permanenza in carcere, a detta del legale, sarebbero anche “specifiche e evidenti esigenze cautelari” al fine di “scongiurare il reale pericolo che il medesimo compia reati della stessa indole o continui a depistare le indagini unitamente ai suoi fiancheggiatori”. L’avvocato spera dunque che la Procura decida di procedere con giudizio immediato anche alla luce, a sua detta, di “un movente granitico e l’alibi falso del Ruotolo”.

Mancano poche ore all’importante udienza fissata per domani e che potrebbe portare ad un nuovo passo in avanti nel giallo di Trifone e Teresa, i due fidanzati per il cui omicidio è accusato ed in carcere da alcune settimane il militare Giosuè Ruotolo. Per il 26enne, domani sarà una giornata decisiva poiché il Tribunale del Riesame di Trieste deciderà sull’istanza di Ruotolo e della fidanzata Rosaria Patrone, accusata di favoreggiamento. Il militare tornerà in libertà o resterà in carcere? Il legale del fratello di Trifone, Nicodemo Gentile, ha già risposto alla domanda con parole durissime contro il militare di Somma Vesuviana asserendo in una nota, come riporta oggi Il Messaggero: “E’ pericoloso, deve rimanere in carcere e processato con giudizio immediato”. Negli ultimi giorni, Ruotolo ed il suo legale si sono incontrati per definire i dettagli della linea difensiva da adottare in vista di una così importante udienza.

Oggi è la vigila di una possibile svolta sul caso di Trifone e Teresa, i due fidanzati di Pordenone trucidati un anno fa e per cui è accusato e in carcere l’ex amico e commilitone Giosuè Ruotolo. Domani infatti il Tribunale del Riesame deciderà se procedere con la scarcerazione o confermare la custodia cautelare e nell’attesa Giosuè rimane ovviamente in carcere con gli ultimi giorni passati a studiare le carte del processo e del riesame per giocarsi le ultime possibilità con il suo avvocato per evitare la carcerazione fino all’inizio del processo. Raccontano i quotidiani locali che la Pasqua è stata passata in solitaria a giocare con parole crociate, con i genitori che sono arrivati a Belluno il giorno della Veglia Pasquale per passare qualche ora con il militare accusato di essere l’assassino di Teresa e Trifone. L’avvocato Roberto Rigoni Stern lo ha invece visto a Pasquetta e hanno definito gli ultimi dettagli della posizione da tenere domani in Tribunale.

E’ attesa per domani l’udienza a carico di Giosuè Ruotolo, presunto assassino di Trifone Ragone e Teresa Costanza, i due fidanzati uccisi il 17 marzo dello scorso anno nel parcheggio della palestra di Pordenone. Il Tribunale del Riesame di Trieste, infatti, proprio giovedì si esprimerà sul destino del militare 26enne di Somma Vesuviana, che dal 7 marzo scorso si trova nel carcere di Belluno. Solo nella serata di domani, dunque, sapremo se il presunto killer di Trifone Ragone e Teresa Costanza potrà godere dei domiciliari, se invece continuerà a restare in carcere o se, come si augura la difesa, potrà tornare in libertà. Finora insieme al suo avvocato, Roberto Rigoni Stern, Giosuè Ruotolo ha studiato attentamente la strategia difensiva in vista dell’importante appuntamento di domani. Secondo quanto reso noto dal Messaggero Veneto, il suo legale si pronuncerà solo all’ultimo sulla decisione di presentare i motivi del suo ricorso nei giorni immediatamente precedenti all’udienza o direttamente in aula. Intanto, come rivela lo stesso quotidiano, nelle sue prime settimane di detenzione, Giosuè Ruotolo in carcere per il delitto di Trifone e Teresa avrebbe trascorso il tempo in solitudine, tra letture e parole crociate. Nei giorni scorsi ha potuto incontrare il suo avvocato per definire al meglio la strategia difensiva da presentare nell’udienza di domani. Mentre Ruotolo ha trascorso la Pasqua da solo in cella, la fidanzata Rosaria Patrone, anche lei coinvolta nel duplice omicidio di Trifone e Teresa ed ai domiciliari con braccialetto elettronico nella sua abitazione di Somma Vesuviana con l’accusa di favoreggiamento, avrebbe trascorso le festività pasquali circondata dall’affetto dei suoi cari. La 24enne, in occasione dell’udienza di convalida a Pordenone non si era presentata avvalendosi della facoltà di non rispondere, al pari del fidanzato Giosuè.





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