Era il 6 ottobre del 2014 quando sulla A453 nella zona del Nottinghamshire nel Regno Unito un camion spazza letteralmente via di strada una vettura. Il camionista era passato con il rosso e nella frenata era sbandato nella corsia opposta centrando la macchina. A bordo della vettura un uomo di 69 anni, Brian Herrick, che muore sul colpo. Il camionista, Luke Bates, 32 anni, se la cava ma viene incriminato per guida pericolosa. Herrick aveva appena accompagnato la moglie e le sue due figlie all’aeroporto, in partenza per una breve vacanza. Scopriranno la sua morte solo dopo essere atterrate in Spagna. Bates sotto processo rischiava anche una condanna a vita. Giunto il giorno della sentenza è successo qualcosa che nessuno aveva previsto. I familiari della vittima presenti in aula si sono alzati in piedi e hanno chiesto al giudice di non procedere legalmente contro Bates, dicendo che l’uomo è comunque condannato a vita dal rimorso di quello che ha fatto e che è loro intenzione perdonarlo. “Non è nostra intenzione passare il resto della nostra vita augurandoci che il signor Bates perda la sua libertà e la compagnia della moglie e dei suoi figli”, aggiungendo che la loro speranza è che “questo tragico incidente serva di esempio a chi guida in modo irresponsabile e che la gente pensi a cosa può succedere causando incidenti”. Usciti dal tribunale, la vedova e le figlie di Herrick hanno abbracciato il camionista killer. Ed è arrivata la sentenza: Bates è stato condannato alla sospensione della patente per due anni, dodici mesi di carcere sospesi e 200 ore di lavoro gratuito. Il fratello della vittima ha commentato: “Siamo cresciuti con un senso di compassione per gli altri e di umiltà, mio fratello avrebbe fatto lo stesso, non ha mai detto una cattiva parola nei confronti di nessuno in tutta la sua vita”.