Simpatica querelle nata in America sul rapporto tra stato e Chiesa, lato Hollywood: prima dell’uscita del film God’s Club, l’attore Stephen Baldwin, il già piccolo fratello del più famoso Alec, protagonista di una conversione religiosa importante dopo l’11 settembre 2001 e la strage delle Torri Gemelle a New York, ha voluto dare il suo commento alla celebre dichiarazione di Thomas Jefferson, ex presidente Usa, che nel 1802 scrisse una lettera ai battisti di Danbury ripetendo il celebre concetto “la separazione tra Chiesa e Stato deve essere un muro eretto per proteggere gli americani dalle intrusioni dello stato”. Ebbene, sentite l’impegnato attore cosa afferma davanti alla platea di “The Church Boys”: “molte persone non si rendono conto che la separazione tra Stato e Chiesa non deve mai essere intesa come una separazione da Dio”. Il tutto mentre l’attore raccontava il personaggio che interpreta nel nuovo film, un personaggio immaginario che finisce sotto processo dopo un dibattito infuocato sul Primo Emendamento. Il film riflette sulla grave tematica della separazione tra Stato e Chiesa dove proprio all’interno il personaggio di Baldwin è chiamato a dire questo importante messaggio sulla separazione da Dio: “la Costituzione americana non dice separazione stato-chiesa, anche se rimane un concerto importante da cui bisogna stare attenti a non farla divenire una distanza e separazione da Dio”. Di certo un attore sopra le righe per questioni religiose, non certo capita tutti i giorni: una posizione “scomoda” al giorno d’oggi parlare di una fede così e in questo modo così pubblico.