Si torna questa sera a parlare delle denunce del Sindaco di Furnari, Mario Foti che dopo la scorsa puntata de Le Iene show anche oggi racconterò a Luigi Pelazza di altre compravendite di terreni a prezzi irrisori: continue denunce del ruolo di commissione tra criminalità e politica locale in Sicilia gli sono costate in questi anni molte minacce e polemiche fino anche a veri e propri attentati intimidatori entro la sua persona. Nel 2013 gli vene bruciata la macchina con un attentato incendiario in tutta regola: tre ventenni furono arrestati dopo aver dato fuoco alla sua Fiat Uno che era parcheggia dotto casa sua, a poca distanza dal noto complesso turistico di Portorosa. Tra quei tre fermati e condannati, vi era anche un nipote di un indagato per mafia: accusato nell’operazione antimafia “Torrente” e il sindaco di Furnari Mario Foti in quel processo fu testimone fondamentale della pubblica accusa.
Torna a svelare compravendite a “prezzi irrisori” il sindaco di Furnari, in provincia di Messina, a Le Iene Show. Con nuove rivelazioni che saranno trasmesse in un servizio del programma in onda stasera su Italia Uno. La scorsa settimana il primo cittadino del paese aveva già denunciato all’inviato Luigi Pelazza la compravendita sospetta dal punto di vista economico di un terreno di 20 mila mq di proprietà della Regione Sicilia. Questa sera Mario Foti racconterà di altri casi simili che riguardano tre appezzamenti sul lungomare Nettuno a Porto Empedocle, un terreno a Stromboli e un’area all’interno della Valle dei Templi di Agrigento, acquistata da un albergo per ampliare la sua struttura, a pochi metri dalla Sovrintendenza dei Beni culturali. E la Iena Luigi Pelazza chiederà conto di queste situazioni all’Assessorato all’Economia della Regione Sicilia.
La compravendita di un terreno della Regione Sicilia venduto a 3mila euro anziché 300mila: ecco quanto denunciato a Le Iene Show dal sindaco di Furnari Mario Foti. Il servizio è andato in onda nella scorsa puntata della trasmmissione di Italia Uno. Al centro delle accuse del primo cittadino un terreno di 20 mila mq e situato nei pressi di Portorosa, poco distante dal mare e di proprietà della Regione Sicilia. La vicenda però non sarebbe sospetta solo da un punto di vista economico: secondo quanto rivelato da Foti infatti ci sarebbe anche uno stretto legame, di parentela, tra il funzionario del Genio Civile di Messina che avrebbe pattuito il prezzo di compravendita, chi ha chiesto in concessione il terreno e chi lo ha acquistato. (clicca qui per leggere il servizio)