INFERMIERA KILLER / News, Fausta Bonino: insieme alle colleghe aveva denunciato due morti sospette (Oggi, 8 aprile 2016)

- La Redazione

Infermiera killer, le ultime news: Fausta Bonino respinge le gravi accuse a suo carico ma gli investigatori sarebbero certi della sua colpevolezza. Altre persone coinvolte?

fausta_bonino Fausta Bonino

Fausta Bonino, presunta infermiera killer 55enne in carcere con l’accusa di aver ucciso almeno 13 persone somministrando loro una dose massiccia di eparina, farmaco anticoagulante, come riporta Tiscali.it avrebbe iniziato a manifestare una certa stanchezza fisica e psicologica. La donna avrebbe rivelato di aver addirittura avvertito i suoi superiori di alcune morti sospette: “Con le mie colleghe avevamo avvertito i nostri superiori di due morti sospette”. La Bonino avrebbe poi manifestato grande preoccupazione nei confronti del marito e dei figli sui quali avrebbe giurato di essere innocente, in occasione del suo primo interrogatorio in presenza del gip. La presunta infermiera killer si è quindi rivolta alle famiglie delle vittime asserendo: “Ai parenti delle persone morte faccio assolutamente le mie condoglianze, ma io non c’entro: voglio dimostrare la mia piena innocenza”.

Fausta Bonino, la presunta infermiera killer, continua a ribadire la sua innocenza rispetto all’accusa di aver provocato la morte di almeno 13 persone con massicce dosi di eparina. In base a quanto riportato da Tiscali.it, durante la sua ora d’aria in carcere, la donna avrebbe raccontato la sua verità al consigliere regionale della Lega Nord, Jacopo Alberti, in visita nel penitenziario. “Sono avvilita perché mercoledì non mi hanno concesso gli arresti domiciliari”, avrebbe detto la Bonino, visibilmente provata dall’intera vicenda. “Cerco di reagire perché voglio dimostrare la mia innocenza”, ha poi aggiunto. Il suo legale, l’avvocato Cesarina Barghini, anche lei convinta dell’innocenza della presunta infermiera killer, intanto, attende di poter leggere tutte le intercettazioni prima di poter affidare ad un team di specialisti le opportune analisi. Al momento, dunque, non ci sarebbe ancora una linea difensiva chiara sebbene l’intento della difesa di Fausta Bonino resti quello di poter dimostrare la sua innocenza.

Da pochi giorni e dopo mesi di indagini, Fausta Bonino, bollata come l’infermiera killer dell’ospedale di Piombino, è stata arrestata con l’accusa gravissima di aver provocato la morte di almeno tredici pazienti. La donna, 55enne di Savona ma in servizio presso l’ospedale toscano da oltre trent’anni, avrebbe finora respinto le accuse in merito ad un caso di cronaca inquietante e che, se confermato, rappresenterebbe uno dei più gravi degli ultimi decenni. L’arma del delitto che la presunta infermiera killer avrebbe adoperato per mettere la parola fine alle tredici vittime (sebbene la lista sia destinata tragicamente ad allungarsi), sarebbe stata l’eparina, un farmaco anticoagulante non previsto dalle terapie dei pazienti deceduti e iniettato in quantità fino a dieci volte maggiori rispetto a quelle consentite da un normale piano terapeutico e che avrebbe portato all’insorgere di emorragie mortali. Nonostante le parole di Fausta Bonino, che in presenza del gip avrebbe addirittura giurato sui suoi figli e sul marito di non essere colpevole, gli investigatori sarebbero convinti del contrario. Come riporta il settimanale “Giallo” diretto da Andrea Biavardi, le accuse a carico di Fausta Bonino sarebbero gravissime: omicidio volontario con l’aggravante della crudeltà, abuso di potere e violazione dei doveri inerenti a un servizio pubblico. Della sua innocenza ne sarebbe convinta anche l’avvocato Cesarina Barghini, legale della presunta infermiera killer, che proprio al settimanale avrebbe dichiarato: “Siamo davanti a un errore di persona. Fausta Bonino non è l’infermiera killer della corsia. Lo ha giurato sui suoi figli davanti al giudice che l’ha interrogata. Il serial killer, se c’è, è ancora in libertà”. Le indagini al fine di fare chiarezza sulle numerose morti sospette avvenute tra il 2014 ed il 2015 nell’ospedale di Piombino, intanto, vanno avanti senza sosta e, come sottolinea “Giallo”, non si esclude una ipotesi inquietante, ovvero la presenza di altre persone, in ospedale, coinvolte con questi misteriosi quanto dolorosi omicidi. Se fosse realmente Fausta Bonino l’infermiera killer, come avrebbe potuto agire indisturbata? Come mai nessuno nel reparto di Rianimazione dove sono state registrate le morti sospette si sarebbe accorto di nulla? Tutte domande, queste, alle quali gli inquirenti tenteranno presto di dare una risposta.







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