Durissima presa di posizione di barbara D’Urso dopo lo scandalo dei Panama Papers italiani, pubblicati oggi sull’Espresso, dove viene tirato in ballo il suo nome come presunta titolare di una società offshore presso paradisi fiscali oceanici. «Mi trovo oggi sulla copertina di un settimanale. Trovo la mia foto con sotto il seguente testo ‘In esclusiva, chi sono gli italiani con i patrimoni offshore’. Non ho nessun patrimonio offshore. Ho rispettato e rispetto la legge italiana, ho pagato e pago regolarmente le tasse in Italia. Il fisco italiano lo sa bene perché vengo controllata periodicamente, com’è giusto che sia». Il suo nome, come quello di Carlo Verdone, Silvio Berlusconi, Luca Cordero di Montezemolo, sono pubblicati ma non risultano né indagati né tantomeno confermati con chiari capi d’accusa presunta. Secondo ancora la D’Urso, come appare sul suo ultimo post su Instagram, vi è un tema ancora più delicato che viene così danneggiato: «Nell’autunno del 2015 sono riuscita finalmente a costituire una Onlus che si occupa di sostenere materialmente le famiglie in difficoltà costrette a trasferirsi lontano da casa per assistere i loro bimbi ricoverati in ospedale per lunghe degenze. Avrei dovuto annunciare questa Onlus con una conferenza stampa in Campidoglio il prossimo 19 aprile. Sono costretta a rinviare il tutto perché non voglio che il fango di cui sono ingiustamente vittima in questi giorni possa offuscare minimamente un progetto in cui sto mettendo tutta me stessa. In questi anni ho combattuto tante battaglie in difesa della mia immagine e le ho sempre vinte. Vincerò anche questa».
Sarebbe finito anche il nome di Carlo Verdone tra gli italiani coinvolti nell’inchiesta scandalo sui Panama Papers. Sulla sua pagina Facebook ufficiale che conta oltre 160 mila “Mi piace”, in tanti hanno chiesto spiegazioni nelle ultime ore, come riporta il Corriere.it. “Ti prego Carlo, dimmi che il tg si sbaglia riguardo al fatto che anche tu fai parte della schiera di vip coinvolti nello scandalo Panama Papers”, chiede una sua fan. “Vederti affiancato a Thoir, Barbara D’Urso e Montezemolo e tutti gli altri furbetti evasori panamensi è stata per me una pugnalata al cuore. Troppo l’affetto nei tuoi confronti per tutto quello che hai fatto come attore e regista. Evidentemente l’uomo non ha la stessa statura dell’attore”, scrive un altro utente. Sempre tramite la sua pagina ufficiale, l’attore e regista ha voluto smentire subito e replicare alle notizie sul suo conto, asserendo di “non essere titolare di nessun conto o proprietà all’estero, neanche per interposta persona”.
Saranno fatti accertamenti dal governo sui Panama papers italiani, dopo la pubblicazione oggi da parte de L’Espresso dei primi 100, sugli 800, italiani che sarebbero coinvolti nella vicenda dei conti offshore. Ad annunciarlo è stato il viceministro all’Economia Enrico Zanetti, come riporta l’agenzia di stampa Askanews: “Chi fosse stato a Panama per nascondere patrimoni e non abbia mai fatto il monitoraggio fiscale né la Voluntary disclosure sarà sottoposto ad accertamenti. Le sanzioni sono molto pesanti”. Ed è bene che sia così”. “Come Governo stiamo rendendo sempre più difficile usare i paradisi fiscali, anche se è impossibile impedirlo del tutto”. E da parte sua il governo di Panama ha annunciato la creazione di un panel internazionale per contribuire al miglioramento della trasparenza nell’industria finanziaria offshore.
Da Carlo Verdone a Barbara d’Urso, sono numerosi i nomi italiani finiti al centro dell’inchiesta sui Panama Papers svelati dal giornale L’Espresso. Oltre ai celebri vip intervenuti tramite i relativi legali smentendo un loro coinvolgimento nello scandalo, sarebbe emerso anche il nome di Oscar Rovelli, ereditiere di Nino ed a capo in passato del gruppo chimico Sir. L’Espresso ha intanto pubblicato i primi cento nomi italiani tra i quali spuntano numerosi imprenditori (tra cui Adriano Chimento, gioielliere vicentino), armatori (Giovanni Fagioli) e commercialisti (Gianluca Apolloni e Alessandra Faraone), nonché editori (Valentino Villevielle e Flavio e Silvia Villevielle Bideri del gruppo Bideri). Nelle carte dell’inchiesta spunterebbe anche il nome dell’ex premier Silvio Berlusconi, come sottolinea Gazzetta.it. “Affiora anche il nome di una società che porta a un vecchio affare di Silvio Berlusconi, l’acquisto a prezzi gonfiati di diritti televisivi dalle major hollywoodiane”, scrive L’Espresso.
Sono stati avviati accertamenti preliminari da parte della Guardia di finanza di Genova sui residenti liguri tirati in ballo dai Panama papers italiani. Il settimanale L’Espresso ha pubblicato oggi la lista dei primi 100 nomi sugli 800 che sarebbero coinvolti nella vicenda dei conti offshore. L’accertamento è stato avviato dal nucleo di polizia tributaria della Gdf del capolouogo ligure che dovrà verificare se vi siano ipotesi di reato come l’autoriciclaggio o illeciti amministrativi. La Procura di Genova, si legge su la Repubblica, “non ha peraltro ancora aperto un fascicolo in quanto si tratta, in primo luogo, di individuare il reato per il quale procedere”. Infatti aprire conti correnti all’estero non è di per sé un reato. Ma, come riferisce il Giornale, il viceministro Enrico Zanetti ha dichiarato che “il governo promette accertamenti, soprattutto nei confronti di chi ‘non abbia mai fatto il monitoraggio fiscale nè la voluntary disclosure’ “.
Dopo la pubblicazione sull’Espresso dei primi 100 nomi di italiani coinvolti nei Panama Papers la polemica su possibili coinvolgimenti dei conti all’estero per società off-shore non si placa. I nomi più famosi di persone italiane coinvolte nei documenti dell’enorme scandalo mondiale provocato dopo l’inchiesta sui paradisi fiscali a Panama, sono quelli già resi noti nello scorsi giorni, e arriva subito la difesa di Barbara D’Urso, che con Luca Cordero di Montezemolo, Carlo Verdone e lo stilista Valentino, appartiene a quella lista. «Diffidiamo a divulgare notizie che appaiono lacunose e gravemente lesive della sua immagine», spiega il legale della D’Urso al Corriere della Sera. Il nome di Maria Carmela D’Urso (il vero nome della conduttrice) compare come director della società Melrose Street LTD, registra nel 2006 alle Isole Seychelles, ha spiegato L’Espresso oggi in edicola. «La società in questione era stata aperta ai fini di un’operazione immobiliare che la D’Urso intendeva compiere all’estero, operazione che non si era poi concretizzata. La società era conseguentemente sempre rimasta inattiva, poi ufficialmente chiusa nel 2012».
Sono stati pubblicati oggi dal settimanale L’Espresso, per quanto riguarda i Panama papers italiani, i primi 100 nomi nella lista dei conti offshore. Gli italiani coinvolti nella vicenda sarebbero 800: per lo più imprenditori, manger o uomini d’affari, ma nella lista spuntano anche alcuni personaggi famosi. Già ieri il settimanale aveva anticipato i nomi dell’attore Carlo Verdone, dello stilista Valentino e della conduttrice Barbara D’Urso. Il nome invece di Luca Cordero di Montezemolo era trapelato fin dall’inizio dello scandalo dei Panama papers italiani. Tutti i vip tirati in ballo hanno già smentito un loro coinvolgimento. Dopo le dichiarazioni di Verdone, Valentino e D’Urso, è arrivato anche il commento di Montezemolo che ha affermato, come riferito da il Giornale: “Non possiedo alcuna società off shore, né alcun conto estero e, soprattutto, non ho commesso alcun illecito”. Ecco la lista dei primi 100 nomi pubblicata da L’Espresso e riportata da Il Giornale: clicca qui per leggere tutti i nomi.