Il giorno 16 del mese di maggio la chiesa cattolica festeggia sant’Ubaldo. Nato a Gubbio intorno al 1084, sant’Ubaldo apparteneva alla famiglia dei Baldassini. Quando il padre Rovaldo muore, sant’Ubaldo viene affidato alle cure di uno zio che da subito lo istruì verso la vita religiosa. Nell’anno 1114 sant’Ubaldo diventa sacerdote poi, da canonico, riporta l’ordine e la disciplina nel clero nel suo paese natale. E’ grazie a lui che l’ospedale e il duomo di Gubbio, in parte distrutti da un incendio, vengono perfettamente ricostruiti. sant’Ubaldo, che è sempre stato un uomo tranquillo e determinato, accetta la proposta di papa Onorio II che lo nomina vescovo di Gubbio. Anche in queste nuove vesti, sant’Ubaldo resta fedele alla sua semplicità tanto da essere considerato un vescovo “sui generis” e mai approfitterà della sua carica per favorire familiari conoscenti. Determinante sarà il suo intervento per salvare la città di Gubbio dalle barbarie dell’esercito di Federico Barbarossa che aveva assediato la città nel 1155. Qualche anno dopo, sant’Ubaldo si ammala gravemente e, nonostante le sofferenze fisiche non tralascia mai quelli che sono i suoi doveri di vescovo. Nel 1160 trova anche la forza di celebrare la santa messa in occasione di Pasqua (sarà la sua ultima celebrazione). Sant’Ubaldo muore il 16 maggio dello stesso anno. Il funerale richiamò innumerevoli fedeli a lui devoti. Sarà Papa Celestino III, nell’anno 1192 a celebrare la canonizzazione di sant’Ubaldo. Nella basilica a lui dedicata, che si erge sul colle Ingino a Gubbio, sono conservate le sue spoglie. A sant’Ubaldo sono state dedicate molti dipinti, chiese e statue. Una sua scultura si trova anche nella capitale, in Piazza San Pietro, lungo il famoso colonnato dell’architetto napoletano Gian Lorenzo Bernini.
È il “patrono” di Gubbio. Ogni anno, nel mese di maggio, si svolge una singolare festa in onore del santo, nota come la “Festa dei ceri”, una cerimonia molto sentita dagli abitanti del comune umbro e non solo: rulli di tamburi, campane a festa, sfilate folcloristiche e la tradizionale ed emozionante corsa dei ceri che termina una volta raggiunta la basilica. Sant’Ubaldo è venerato anche a Thann, un comune della regione francese dell’Alsazia. La piccola cittadina francese conserva ancora i resti dell’Engelbourg, il castello dei Conti de Ferrette, ovvero una delle più prestigiose famiglie nobili dell’Alsazia che hanno favorito la nascita della città di Thann. Per onorare sant’Ubaldo, a Thann ogni anno nel mese di giugno si svolge la “festa dei Pini” (in francese è detta “La Cremation des trois Sapins”). La statua del santo viene portata in processione, i festeggiamenti si concludono con l’accensione del rogo che farà bruciare tre tronchi di alberi di pino. A Thann sorge una delle chiese gotiche più famose della regione francese, “la collegiata di Sant’Ubaldo”, un capolavoro notevole specialmente nella bellezza della torre e nella facciata dell’edificio. In questa chiesa si conserva una reliquia di Sant’Ubaldo.
La giornata del 16 maggio è dedicata anche ai santi martiri Fiorenzo e Diocleziano, sant’Andrea Bobola, sant’Alipio e ai beati Ludovico della Pietà, Adamo di Fermo e Michele Wozniak.