Si è svolto oggi l’incidente probatorio nell’ambito del giallo sulla morte di Fortuna Loffredo e che ha visto protagoniste le due baby testimoni di 4 e 5 anni, figlie della madre di Antonio Giglio e amichette della stessa Fortuna. In base a quanto trapelato da Repubblica.it, in circa due ore di udienza ha parlato solo una delle piccole teste la quale avrebbe confermato le accuse contro il patrigno Raimondo Caputo in presenza del giudice. La bambina avrebbe parlato in modo sereno rispondendo a tutte le domande, mentre la più piccola, a causa della stanchezza, sarà sentita domani. Al termine della udienza si è espressa la criminologa Roberta Bruzzone, nominata consulente di parte del padre e dei nonni di Fortuna Loffredo, che ha commentato: “Siamo soddisfatti di come è andato l’interrogatorio. Si è trattato di un accertamento chiave. Domani proseguiremo ma non posso rivelare di più”. Molto soddisfatta anche la madre Domenica, intervenuta nel corso de La vita in diretta di oggi.
La verità sulle morti di Antonio Giglio e Fortuna Loffredo potrebbe emergere dalle parole delle baby testimoni, amichette della ragazzina morta due anni fa e per il cui omicidio è in carcere Raimondo Caputo. Nella giornata odierna ha preso il via l’incidente probatorio nel corso del quale saranno sentite le due bambine di 4 e 5 anni, figlie della compagna di Caputo. Alla vigilia dell’udienza a parlare davanti al Tribunale di Aversa, come riporta Repubblica.it, è stata la madre di Fortuna, Domenica Guardato, la quale ha ammesso: “Per me le bambine che oggi verranno ascoltate nascondono ancora dei segreti”. A farle eco è stato l’ex compagno e padre della piccola Loffredo, Pietro, che ha aggiunto: “Voglio giustizia per tutti i bambini che sono stati abusati e voglio che i colpevoli paghino per quello che hanno fatto. Voglio che quello che è capitato a Fortuna non capiti a nessun altro bambino”. Presenti in aula anche Raimondo Caputo e la compagna Marianna Fabozzi, entrambi in carcere. Il presunto assassino di Fortuna sarà sentito in un’aula protetta.
E’ attesa per oggi l’importante testimonianza delle tre baby testimoni, sorelle di Antonio Giglio e amiche di Fortuna Loffredo, i due bambini morti dopo essere precipitati dal medesimo palazzo al Parco Verde di Caivano, nel napoletano, a distanza di un anno l’uno dall’altra. In attesa del risultato relativo all’incidente probatorio, si è espresso il legale di Raimondo Caputo e della compagna, Marianna Fabozzi (madre delle bambine che saranno sentite oggi presso il Tribunale di Napoli Nord). All’Ansa, l’avvocato Salvatore Di Mezza ha riferito: “Contro il mio assistito ci sono solo prove indiziarie e le dichiarazioni delle bimbe non sono attendibili. Vedremo cosa verrà fuori oggi dall’incidente probatorio”. In Tribunale, in attesa dell’udienza di incidente probatorio è giunto anche lo stesso Raimondo Caputo, presunto assassino di Fortuna Loffredo, la cui presenza ha provocato un malore presso una donna di un gruppetto proveniente dal Parco Verde di Caivano, dove sono avvenute le due drammatiche morti.
Saranno ascoltate da oggi nel corso dell’incidente probatorio le sorelle di Antonio Giglio e amiche di Fortuna Loffredo. Tutti abitavano nello stesso palazzo di Caivano, nel napoletano, dove sono avvenute le due morti sospette. In carcere con l’accusa di molestie sessuali e omicidio di Fortuna Loffredo è finito Raimondo Caputo, compagno di Marianna Fabozzi mamma di Antonio Giglio, morto in circostanze analoghe alla bambina. Quala sarà la strategia difensiva di Caputo? Secondo quanto riportato da Blitzquotidiano.it i legali dell’indagato avrebbero intenzione di dimostrare l’inattendibilità di una delle bambine che accusa l’uomo: “Da 4 anni a scuola è seguita da un insegnante di sostegno, quindi non può essere considerata del tutto in grado di ricordare e comprendere. Non sa, non capisce, insomma. La bambina, come le due sorelline, è stata affidata ai servizi sociali perché riconosciuta a sua volta vittima di abusi sessuali”. La bambina ha infatti raccontato che il 24 giugno 2014 Raimondo Caputo avrebbe tentato di abusare di Fortuna Loffredo e dopo il suo rifiuto l’avrebbe gettata dall’ottavo piano dello stabile. Intanto il Tribunale del Riesame di Napoli ha deciso che Raimondo Caputo resterà in carcere.
Rimane in carcere. Questa la decisione del Tribunale del Riesame di Napoli che si è espresso negli ultimi giorni sul presunto assassino della piccola Fortuna Loffredo. Per conoscere le motivazioni si dovrà aspettare ancora qualche giorno, ma le accuse, riporta Napoli Today, si baserebbero anche sulle intercettazioni ambientali registrate nell’abitazione del sospettato. Un peso maggiore lo hanno avuto le dichiarazioni delle tre baby testimoni, le sorelle di Antonio Giglio e amiche di Fortuna Loffredo. Il bambino, come la piccola di Caivano, abitava nel suo stesso stabile ed è morto in circostanze sospette un anno prima degli ultimi tragici eventi. Le tre bambine verranno ascoltate oggi all’interno dell’incidente probatorio che prevede un’udienza anche nella giornata di domani. A testimoniare saranno le due figlie della compagna Marianna Fabozzi, madre di Antonio, e la figlia di Caputo. Nel frattempo le minacce continuano, ma questa volta riguarderebbero proprio la famiglia Loffredo. Se nei giorni scorsi invece erano stati Caputo e la Fabozzi a venire bersagliati da altri detenuti, adesso sarebbero i familiari della piccola Fortuna Loffredo a subire diverse angherie. Il Corriere di Averna e Giugliano riporta che anche l’avvocato Angelo Pisani, difensore dei Loffredo, sarebbe dovuto fuggire nei giorni scorsi mentre veniva inseguito da un gruppo di malintenzionati. A quanto riporta il giornale online, sarebbe la camorra a non volere che le autorità si interessino troppo di quello che succede a Parco Verde.