Farouk Kassam è nuovamente finito al centro della cronaca nostrana dopo l’ultima vicenda che lo vedrebbe protagonista all’età di 36 anni. Il suo caso era venuto alla ribalta nel 1992 in seguito ad un rapimento da parte dell’Anonima sequestri quando era appena un bambino. Dopo il sequestro Kassam aveva fatto ritorno a casa in circostanze rimaste fino ad oggi ancora poco chiare e dopo che i suoi sequestratori gli avevano amputato parte di un orecchio. Oggi si torna a parlare nuovamente di lui in seguito ad un debito di 50 mila euro che avrebbe portato la Banca Carige a pignorare la sua abitazione ad Alleghe, nel bellunese. L’ex ostaggio sarebbe comproprietario dell’immobile in questione. Il prossimo 24 maggio si discuterà nuovamente in tribunale sul destino del procedimento impugnato dalla banca dopo lo slittamento dei giorni scorsi in seguito a problemi di notifica agli altri comproprietari, parenti di Farouk Kassam.
Uno dei casi più oscuri della cronaca nostrana, fortunatamente conclusosi positivamente e relativo al rapimento di Farouk Kassam avvenuto nel 1992, torna oggi alla ribalta ma per una nuova vicenda che vede nuovamente il ragazzo oggi 36enne protagonista. La notizia sta facendo il giro delle maggiori testate, dopo essere stata lanciata da Il Messaggero. Banca Carige, a fronte di un debito di 50 mila euro, avrebbe avviato il pignoramento dell’abitazione di Farouk Kassam ad Alleghe, sebbene il giovane sia proprietario solo di una parte della casa e precisamente di nove ventesimi della nuda proprietà (pari a 13 mila euro). Appena un mese fa, lo scorso 8 aprile, in un’aula del Tribunale di Belluno in presenza degli avvocati della banca si è proceduto al pignoramento e, alla luce dell’esigua somma della quota, il giudice Fabio Santoro avrebbe invitato il creditore a valutare meglio l’opportunità di avviare la procedura. Alla luce di alcuni problemi di notifica agli altri parenti di Farouk Kassam, alla fine l’udienza è slittata a nuova data. Si tornerà nuovamente in aula il prossimo 24 maggio.
Riaffiora un caso incredibile del passato: Farouk Kassam, il bambino che nel 1992 fu rapito e sequestrato nella villa dei genitori a Porto Cervo. È notizia di oggi data dal Messaggero, con la banca che ha pignorato la casa di Alleghe della famiglia Kassam: oggi Farouk ha 36 anni e vive a Vancouver dopo quei tragici fatti del 1992. La Banca Carige ha avviato una esecuzione immobiliare nel 2011 per un debito di Farouk Kassam che supera i 50mila euro con il 36enne che è proprietario solo di una parte della casa. L’udienza per per l’esecuzione dello sfratto è slittata al 24 maggio per problemi di notifica agli altri comproprietari, ovvero parenti di Farouk che intanto attende dal Canada le ultime novità. Se la banca prosegue nell’atto, dovranno essere contattati tutti questi altri proprietari per la loro disponibilità di acquisto della quota del 36enne rapito nel 1992, in caso contrario il giudice metterà in vendita l’intera villa di Alleghe che andrà poi alla banca. Processo andato in contumacia, con il ragazzo che fino ad oggi sicuramente non sapeva del debito. Durante quella brutta prigionia l’allora bambino subì la mutilazione della parte superiore dell’orecchio: non chiare ancora oggi le circostanze della liberazione anche se il processo si concluse allora con la condanna a 200 anni per detenzione per Matteo Boe, 27 anni, a 29 anni invece per Ciriaco Marras e Mario Asproni, altri due paesani.