90 tavole accese per il fumettista Mario Miranda, celebre per le sue strisce sul The Times of India e sul The Economic Times. Miranda nasce infatti il 2 maggio del 1926 a Daman, una città indiana, da genitori cattolici Goan. La sua passione per il disegno inizia quando è ancora bambino: in questi anni il suo animo è turbolento, come dimostra un episodio di cui fu protagonista. Un giorno la madre torna infatti a casa e scopre che il piccolo ha disegnato su tutte le pareti di casa. I primi lavori di Mario Miranda rappresentano in vignetta la vita del villaggio di Goan, molto probabilmente ispirandosi ai racconti dei genitori. Il debutto nel mondo delle strisce lo si ha un po’ più tardi, quando ormai Mario è grande ed ha appena scoperto che al contrario dei genitori non è tagliato per i Servizi Amministrativi Indiani. Il Doodle per Mario Miranda non poteva che essere affidato ad un vignettista. Aaron Renier rivela di essersi “avvicinato al lavoro di Mario fingendo di essere lui” e di aver “scelto lo stile con cui era più popolare: l’interazione di criss-crossing“. Si tratta di diverse prospettive, una per ogni personaggio rappresentato. La particolarità è che chi le guarda possa cogliere tutti gli aspetti del soggetto, a prescindere dallo sfondo e dal contesto in cui si trova. Ogni personaggio rappresenta infatti una storia a sé stante che, unita alle altre, formano uno spaccato di vita quotidiana.