ANGELUS / Papa Francesco sulla Siria: “la preghiera per la pace con i bambini di tutto il mondo” (oggi, 29 maggio 2016)

- La Redazione

Angelus di Papa Francesco del 29 maggio 2016: da Roma in Piazza San Pietro il messaggio dopo la messa per il Giubileo dei diaconi. Preghiera per i bambini in Siria e il Vangelo di oggi

bergoglio_papa_nuova_r439 Papa Francesco (Infophoto)

Oggi 29 maggio si è svolta in piazza San Pietro la celebrazione della Santa Messa del Giubileo dei diaconi. Come di consueto una grande folla di fedeli ha assistito alla celebrazione dell’evento, tuttavia in prima linea c’erano i diaconi. P oprio a loro, Papa Francesco ha rivolto un caloroso saluto dedicando appunto la sua omelia. L’intervento di Papa Francesco è stato dedicato al riferimento assiologico tra evangelizzazione e stile. L’evangelizazione è un dono, o compito, che viene assegnato al battesimo quando lo Spirito Santo scende su di noi e invade il nostro cuore glorificandolo a Dio. Quindi l’evangelizzazione deve essere comune e condivisa da tutti i cristiani. Lo stile, invece, attiene al modo di vivere la cristianità ed il messaggio di Dio. Proprio in tale contesto, Papa Francesco, ha messo in risalto la grande missione, conferita ad ogni uno di noi, nel rendersi partecipi della vita sociale ed offrire se stessi agli altri.

L’offerta, cui si riferisce il Papa, non attiene al dono materiale bensì al tempo. Difatti, come consueto per Papa Francesco, c’è stato un piccolo fuoriprogramma, uscendo dalle righe del discorso scritto. Ovvero, ha espresso biasimo per la schiavitù umana della programmazione quotidiana. L’uomo schiavo delle agende e dei tempi programmati. Ed in questo ritmare la vita con appuntamenti ed orari prestabiliti non si trova tempo per aiutare il fratello e, perfino, per se stessi. Schematizzare l’esistenza umana a ritmi programmati e scanditi rende la vita non umana. Ci allontana dall’evangelizzazione e ci fa assumere uno stile di vita tiepido e poco cristiano. Papa Francesco ha espresso tristezza nel vedere fuori dalle chiese liste di orari per le Officiazioni delle Sante Messe o per le confessioni. La porta di Dio deve restare sempre aperta. E rivolgendosi, soprattutto, ai diaconi ha detto di stare sempre pronti di stare sempre pronti ad accogliere il prossimo interrompendo ciò che state facendo. Interrompere qualcosa di piacevole o, perfino, il meritato riposo per aiutare ed ascoltare le miserie umane ed aiutare il prossimo glorifica Dio.

Sotto molti aspetti le parole di Papa Francesco si armonizzano con la seconda lettura del giorno tratta dal Vangelo di Luca. E non sapevano cosa dare da mangiare alla folla, ed i discepoli, chiesero a Gesù di licenziare tutti, che erano 5000, per fargli fare ritorno nei propri villaggi. Ma Gesù disse loro cosa abbiamo ? E loro risposero 5 pani e 2 pesci. Gesù ordinò loro di far raggruppare tutti a gruppi di 50 e si fece portare le ceste. E da lì incomincio a distribuire i pani ed i pesci. Tutti furono saziati in abbondanza e rimasero ben 12 ceste. Bene i Diaconi sono come quelle 12 ceste, perché Dio tiene cura dell’uomo e sa di cosa necessità ad ora ed in futuro. I diaconi, per il Papa, sono come le 12 ceste, stracolme della bontà di Dio che mai deve essere negata al fratello. Per tanto essa deve essere resa sempre disponibile a tutti. Alla fine della celebrazione un particolare messaggio di speranza è stato rivolto alla Siria. Infatti giovedì sarà tenuto un incontro di preghiera in Siria a cui parteciperanno chiesa ortodossa e cattolica. Ed insieme pregheranno per la pace e la vita, soprattutto contro la violenza sui bambini che soffrono e muoiono a causa della follia umana. Inoltre è stata rivolta una particolare benedizione ai giovani in pellegrinaggio in Polonia ed alle associazioni impegnate nella salvaguardia dell’ambiente. 







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