Colpevoli di violenze su minori fino alla morte: così un tribunale inglese hanno giudicato la madre di un bambino di due anni morto nel 2014 e la sua compagna, regolarmente sposate. Rachel Fee, oggi 31 anni, e la sua partner Nyomi Fee, 29, avevano incolpato della morte del piccolo Liam un altro bambino. Oggi la sentenza dopo un processo durato diverso tempo in cui le donne sono state accusate di violenze anche su altri bambini. Gli esami sul piccolo deceduto per problemi di cuore hanno dimostrato che era stato picchiato violentemente all’altezza del petto, inoltre c’erano i segni evidenti di almeno altre trenta ingiurie e fratture sul braccio e su una coscia. Pare che invece di portare il bambino da un dottore, dopo le fratture da loro provocate, le donne abbiano cercato consigli su come curarlo su internet. Sempre secondo gli esami medici, il bambino aveva subito violenze sin dalla nascita. Tutto questo mentre diverse persone, ad esempio le maestre dell’asilo dove Liam andava solo due gironi alla settimana, avevano notato segni di violenza su di lui, ma nessuno era intervenuto. Secondo quanto riportano oggi i media inglesi, al momento della sentenza le due donne non hanno mostrato alcun tipo di reazione.