Una donna americana, Laura Kingston, era nata con problemi al cuore, deformato, dunque sofferente di malattia cardiocircolatoria congenita. Avere un figlio significava per lei correre il rischio di un infarto durante la gravidanza. Nonostante questo Laura ci teneva a diventare madre e così nel 2006 diede alla luce un figlio. Poco dopo la nascita ecco che accade la temuta insufficienza cardiaca. Ricoverata immediatamente la donna subisce la sostituzione di una valvola cardiaca e può tornare alla sua vita. Dieci anni dopo però è di nuovo incinta, e durante la gravidanza si verificano difficoltà al cuore. Non solo: anche il bimbo che porta in ventre ha difficoltà, non cresce in modo regolare. Alla 28sima settimana viene ricoverata e seguita lei e il bambino giorno per giorno da uno staff medico. Le viene consigliato di abortire, cosa che rifiuta di fare. Per il resto della gravidanza vive con il terrore che il suo cuore possa fermarsi in ogni istante. Ma non è così che succede: riesce a partorire e adesso stanno tutti e due bene.