Il 5 maggio di ogni anno seguendo quanto riportato nel calendario martirologio romano, viene venerata e ricordata da tutto il mondo cristiano la figura di santa Irene di Lecce. Si tratta di una vergine e martire sulla quale non ci sono studi storici che rimarcano i tratti caratteristici della propria vita terrena per cui è necessario per una ricostruzione agiografica rifarsi a quanto riportato in un racconto della vita molto antico del Menologio di Basilio II che sarebbe stato scritto intorno al X secolo dopo Cristo. Stando a quanto riportato in questo racconto, santa Irene è nata in una famiglia abbastanza ricca in quanto suo padre era un signorotto di nome Licinius. Si racconta che il padre essendo molto geloso della figlia che effettivamente era una bambina molto bella, decise quanto santa Irene aveva soltanto sei anni di età di rinchiuderla in una torre ben custodita a sorvegliata da ben tredici dei propri servi di palazzo. Nel racconto viene riportato che nonostante questa sua clausura forzata Dio ebbe modo di insegnarle quelli che sono i principi cristiani e che San Timoteo, discepolo di San Paolo, la battezzò. Questo avvicinamento alla religione cristiana fece in modo che la giovanissima santa Irene non adulasse quelli che erano invece gli dei del padre. Lucinius si arrabbiò tantissimo, arrivando ad odiarla e ad ordinare la sua uccisione. Il padre la fece legare ad un cavallo imbizzarrito per farla morire ma miracolosamente la donna riuscì a salvarsi la vita. Nello stesso episodio sembra che ad avere la peggio fu proprio il padre che vi trovò la morte per via di un morso dello stesso cavallo. Sempre secondo il racconto, nonostante tutto il male ricevuto dal padre, santa Irene con le proprie intese preghiere al Signore Iddio ottenne la resurrezione del padre che ovviamente si rese conto degli errori commessi nel corso della propria vita e si convertì alla religione cristiana. Questo miracolo immediatamente divenne piuttosto noto nella zona tant’è che altri tremila pagani decisero di convertirsi a loro volta. Questo fenomeno indispettì e preoccupò il governatore Ampelio che dopo aver tentato vanamente di farla riconvertire al paganesimo, ne ordinò la tortura e la decapitazione. Tuttavia ci sono diverse versioni sulla vita di santa Irene, alcune parlano di una donna nata in una cittadina dell’antica Persia mentre altre comunque riconoscono la nascita nell’odierna città di Lecce.
Lecce è un comune italiano, capoluogo di provincia, ubicata nella regione della Puglia. Conta circa 95 mila abitanti su una superficie di 230 km quadrati e si snoda ad un’altitudine sul livello del mare di 49 metri. Nota per il mare cristallino e per un centro storico di eccezionale bellezza, la città ha diversi monumenti degni di nota come il Duomo di Maria Santissima Assunta, la Basilica di Santa Croce,la Chiesa di Santa Irene, il palazzo dei Celestini, il Monastero dei Teatini, il Monastero dei Carmelitani, la porta Rudiae, la Porta Napoli, la Porta di San Biagio e la torre del parco. Tra l’altro è sede di siti archeologici di epoca romana di rara bellezza come l’anfiteatro romano ed il Teatro Romano e tanti altri ancora.
Il giorno 5 maggio si festeggiano nel calendario martirologio romano tante altre figure di spicco della chiesa cristiana come San Gioviniano, Sant’Eutimio, san Massimo,Sant’Ilario, San Geronzio, San Mauronto, San Gottardo, Sant’Angelo,il beato Nunzio Sulprizio e la beata Caterina Cittadini.