Proseguono le ricerche del corpo di Maria Chindamo, l’imprenditrice scomparsa quasi un mese fa nel giorno del primo anniversario della morte del marito per suicidio. Come annunciato sin dalle prime ore del giorno, infatti, sono state avviate delle ricerche che mirano al corpo della donna. L’ipotesi, dunque, è quella più tragica anche alla luce delle inspiegabili tracce di sangue ritrovate sul suo Suv ancora col motore acceso. La Procura, dunque, ha indirizzato le sue indagini indagando per sequestro di persona ed omicidio per ora a carico di ignoti. Le novità sul giallo saranno svelate questa sera nel corso della trasmissione Chi l’ha visto, in onda su Rai 3. Con ogni probabilità nel corso del programma saranno svelati i responsi delle ricerche in corso da questa mattina nei terreni di un’azienda a Laureana di Borrello.
Il giallo sulla scomparsa di Maria Chindamo resta ancora costellato da numerose ombre e per questa ragione oggi, 1 giugno, a quasi un mese dalla sua sparizione sono riprese le ricerche della donna. Secondo quanto trapelato dal sito locale QuiCosenza.it, pare si stia cercando il corpo dell’imprenditrice 44enne. A tal fine sono state impegnate le unità cinofile di Palermo che sarebbero attualmente al lavoro con un occhio di riguardo ai terreni di un’azienda di Laureana di Borrello, dove si starebbero effettuando alcuni scavi. La presenza del procuratore della Repubblica di Vibo, Mario Spagnuolo, e del sostituito Concettina Iannazzo, titolare dell’inchiesta sulla scomparsa di Maria Chindamo farebbe ipotizzare una svolta imminente. La Procura di Vibo Valentia attualmente starebbe portando avanti la pista del sequestro di persona ed omicidio (con occultamento di cadavere) senza però l’iscrizione di alcun nome nel registro degli indagati ma a carico di ignoti. Il caso sarà oggetto di approfondimento nel corso della nuova puntata odierna della trasmissione di Rai 3, Chi l’ha visto.
Questa mattina sono partite altre ricerche per trovare Maria Chindamo, l’imprenditrice scomparsa il 6 maggio scorso, ad un anno esatto dalla morte del marito. A rivelarlo il quotidiano locale “Il Lametino” che racconta a Laureana di Borrello, Reggio Calabria, sono in corso controlli da parte dei carabinieri sui terreni di un’azienda proprio del luogo finalizzati alla ricerca del corpo di Maria. Un’imprenditrice agricola, questo era il suo mesterie e da ormai un mese non si hanno tracce di lei: cani molecolari in aiuto alle forze dell’ordine che stanno cercando il corpo della donna oggetto della puntata di questa sera a Chi l’ha visto. Sul posto sono arrivati anche il procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, titolare delle indagini, Mario Spagnuolo e il sostituto procuratore Concettina Iannazzo, la co-titolare dell’inchiesta sulla scomparsa di Maria Chindamo. Tutte le novità delle ricerche verranno estese nei prossimi aggiornamenti, sia durante Chi l’ha visto che durante i prossimi giorni di ricerca.
Potrebbe nascondere dei risvolti veramente inquietanti la vicenda che vede protagonista Maria Chindamo, l’imprenditrice scomparsa lo scorso 6 maggio davanti al cancello della sua azienda di cui si parla oggi, mercoledì 1 giugno 2016, a Chi l’ha visto su Rai Tre. Come evidenziato da “Il Corriere della Sera”, la convinzione degli inquirenti che indagano sulla scomparsa della donna avvenuta a Limbadi, in provincia di Vibo Valentia, è che Maria Chindamo sia ormai morta: è per questo che il pm Mario Spagnuolo ha aperto un fascicolo per sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere. La donna, 44 anni, originaria di Laureana di Borrello e madre di 3 figli, si era vista costretta a mettere da parte la sua professione di commericalista in seguito alla morte del marito, Ferdinando Punturiero, suicidatosi il 6 maggio del 2015 a pochi giorni di distanza dalla decisione della coppia di separarsi. E non può essere catalogata come una coincidenza il fatto che Maria Chindamo, di cui sono state ritrovate alcune tracce di sangue nel suo Suv, sia scomparsa esattamente ad un anno di distanza dalla morte del marito. Gli inquirenti hanno fatto capire che per una volta, in una terra abituata a fare i conti con la criminalità organizzata e le intimidazioni agli imprenditori, la n’drangheta non c’entra. I motivi del sequestro sono da rintracciare nell’ambito familiare di Maria Chindamo, o al massimo in quelle delle sue conoscenza. Secondo la versione online del Corriere della Sera, le indagini però sarebbero ben indirizzate e il mosaico potrebbe presto essere completato dall’inserimento dei tasselli riguardanti non solo i mandanti, ma anche gli esecutori materiali. Quel che è certo è che per ricostruire la sparizione di Maria Chindamo non si potrà fare affidamento sull’unica telecamera di sorveglianza presente nella zona, manomessa con ogni probabilità dai sequestratori, che evidentemente avevano studiato nei dettagli il piano da portare a compimento. Nuovi sviluppi verranno illustrati nella puntata di oggi di Chi l’ha visto.