SUICIDIO/ Genova, studente si ammazza perché aveva mentito sulla laurea

- La Redazione

Non dava esami universitari da almeno due anni ma ai suoi cari diceva che stava preparando la tesi di laurea. Uno studente genovese si è ammazzato nel suo appartamento

ambulanzaR439 Immagine di archivio

Si è ucciso nel uso monolocale dove viveva a Quarto, Genova, a 26 anni di età. Matteo Ferrando ha lasciato un biglietto alla fidanzata e uno alla nonna (i genitori erano scomparsi da tempo) chiedendo scusa per aver “mentito”. A loro diceva che stava preparando la tesi quando in realtà non dava più esami da almeno due anni. Si è sparato un colpo di pistola alla testa. Lo ha trovato la sua fidanzata preoccupata perché non rispondeva al telefono. Probabilmente hanno giocato un ruolo nella drammatica decisione il non avere un padre e una madre a cui fare riferimento, così come le pressanti aspettative che investono sempre più giovani: studiare, laurearsi, fare carriera, altrimenti sei un perdente. Lui preferiva dedicarsi alle sue passioni, il basket e la street art, la possibilità di fare viaggi all’estero. Ma anche la passione per le armi, aveva infatti una 44 Magnum con cui si è ucciso, regolarmente registrata. “Scusatemi se vi ho deluso” le parole lasciate sui bigliettini.







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