Era una delle guardie naziste che controllavano il campo di concentramento di Auschwitz, Oggi ha 94 anni di età ed è finito sotto processo con l’accusa di crimini contro l’umanità. Si chiama Reinhold Hanning, reo di complicità nella morte di 170mila ebrei ungheresi durante il conflitto mondiale. Il processo è durato quattro mesi nei confronti di quello che probabilmente è l’ultimo nazista ancora in vita; per l’accusa l’uomo aveva la responsabilità di scegliere chi era in grado di lavorare e chi dovesse invece morire. Lui ha sempre detto di non aver mai ucciso nessuno personalmente e si è dichiarato “dispiaciuto” di non aver fatto nulla per impedire tutte quelle morti: “Deploro profondamente il fatto di essere stato membro di un’organizzazione criminale, responsabile della morte di tanti innocenti e della distruzione di innumerevoli famiglie”. Al processo erano presenti alcuni sopravvissuti tra i prigionieri che lo hanno riconosciuto. Oggi è arrivata la sentenza: cinque anni di carcere.
Ecco chi è l’assassino del giovane deputato laburista Jo Cox uccisa ieri per le strade della sua città. Si chiama Thomas Maire, ha 52 anni, una persona solitaria senza rapporti sociali e anche sofferente di problemi psichici. Da tempo sosteneva le formazioni politiche di estrema destra americane e secondo le prime indiscrezioni era particolarmente arrabbiato contro la campagna elettorale della Cox, decisa europeista. Già nel 1999 aveva acquistato un manuale per imparare a fare armi in casa. L’uomo avrebbe speso oltre 600 dollari nel corso degli anni per acquistare libri dal gruppo estremista americano National Alliance, un movimento separatista razzista che ha cessato le attività nel 2013. Inoltre era stato abbonato a una rivista sudafricana che sosteneva la supremazia dei bianchi in Sudafrica. Da vent’anni, quando era morta la madre, l’uomo viveva da solo nella casa di famiglia.
Ancora una volta una giovane pakistana è stata trucidata dai familiari per aver rifiutato un matrimonio combinato come da tradizione ed essersi invece sposata con l’uomo che amava. Si chiamava Muqaddas Bibi, aveva 22 anni ed era anche incinta. Nonostante questo i familiari l’hanno uccisa. Sono andati nell’ospedale dove la giovane si trovava per un controllo con la scusa di visitarla e l’hanno convinta a seguirli a casa ingannandola con la menzogna che avevano accettato la sua scelta. Qui il padre, la madre e il fratello le hanno tagliato la gola con un coltello. Per la tradizione di paesi come Pakistane India dove questi omicidi sono all’ordine del giorno, rifiutare un matrimonio combinato è una vergogna che la famiglia non può accettare.
Era il 6 marzo 2013 quando David Rossi, manager del Monte dei Paschi in pieno caos per l’inchiesta su Antonveneta e i derivati, viene trovato morto per strada. Suicidio, è quanto tutti dicono comprese le autorità inquirenti. Aveva subito una perquisizione in casa e in ufficio, i vertici della banca erano sotto inchiesta. Ma la moglie ha sempre detto di non aver mai creduto al suicidio. Adesso il giornale americano New York Post pubblica un video destinato a riaprire il caso. Accanto al corpo del manager sfracellato a terra ci sono due uomini che osservano, come a controllare che Rossi sia veramente morto e il sospetto è che siano stati loro o un complice a gettare il poveraccio dalla finestra. Ci sono poi i tre messaggi òasciati dal manager: in uno chiama la moglie Toni cosa che, dice lei, che si chiama Antonella, il marito non aveva mai fatto. Poi c’è la ferita alla testa computabile con un colpo inferto da un oggetto contundente, come se prima di cadere dalla finestra fosse stato tramortito.
Il forte vento di scirocco e i piromani. Questo sembrerebbe il tragico connubio che sta mettendo in ginocchio la parte nord della Sicilia, con paurosi incendi che stanno avviluppando la macchia mediterranea dell’isola. I vari focolai scoppiati ieri notte, quest’oggi sono aumentati, fino in alcuni casi a raggiungere un fronte unico, fronte che in alcuni casi minaccia intere cittadine. Fiamme alla periferia di Palermo, a Monreale dove un ospedale è stato evacuato, autostrada Messina – Palermo bloccata e Cefalù assediata dalle fiamme. Oltre 250 i vigili del fuoco impiegati nelle operazioni di spegnimento, con gli indispensabili canadair ridotti a terra per il forte vento che continua a soffiare. Ed è il vento la causa di un altro incidente a Stromboli, dove un aliscafo è stato “sbattuto” sul molo dai marosi, ed è affondato in pochi minuti, nessun problema per i 117 passeggeri che sono riusciti a sbarcare prima dell’affondamento.
Si chiamava Joanne Cox la 41enne parlamentare laburista uccisa oggi da un uomo nello Yorkshire. La donna che era un accesa sostenitrice della permanenza dell’Inghilterra nelll’UE, è stata colpita prima con alcune coltellate, e poi finita a colpi di arma da fuoco. Subita soccorsa è giunta in ospedale in condizioni critiche, ed è deceduta poco dopo. L’aggressore fermato da alcuni civili e poi arrestato immediatamente dalla polizia è un uomo di 52 anni, Thomas Mair, fervente “nazionalista”. I lavori nel parlamento inglese sono stati sospesi, cosi come sono stati interrotti i comizi della campagna elettorale per il referendum del 22 giugno. Cordoglio è stato espresso dal leader Cameron e finanche da Matteo Renzi, quest’ultimo in un twett si è detto “vicino alla famiglia”.
È stato il sottomarino della nave francese “John Lethbridge” a localizzare la carlinga del volo EgyptAir, precipitato lo scorso 19 maggio. Il sottomarino tramite le sue telecamere ha individuato il relitto a circa 3000 metri di profondità, in una zona di mare a Sud dell’isola di Creta. Immediatamente le ricerche si sono orientate verso il troncone della coda, zona dell’aereo dove sono allocate le “scatole nere”, unici dispositivi in grado di svelare cosa sia successo negli attimi immediatamente precedenti alla caduta dell’aereo, caduta che ha portato alla morte delle 66 persone presenti a bordo. Immediatamente si è proceduto al recupero della “scatola nera” che contiene le voci in cabina di pilotaggio, essa seppur danneggiata potrebbe fornire agli investigatori egiziani delle importanti risposte, relativamente soprattutto alla virata a 360° rilevata dai radar. Il recupero dell’altra “scatola nera”, quella che registra i “dati vitali del volo”, deve essere velocizzato, stante il suo “blocco” entro la data limite del 24 giugno.
Sale l’attesa per la seconda partita di questi europei per la nazionale azzurra di Conte. Il tecnico vuole assolutamente una vittoria, sia per dare un “segnale” agli avversari che per chiudere in anticipo il discorso qualificazione, e così affrontare l’ultima partita, quella contro l’Irlanda, in tranquillità. Nessun problema dall’infermeria, con l’allarme per l’attaccante Pellè rientrato, formazione probabilmente rimaneggiata con l’ingresso tra i titolari di De Sciglio e El Shaaraw, che si occuperanno di “spingere sulle fasce”. La partita che si giocherà a Tolosa, sarà trasmessa in diretta alle ore 15.00 di oggi.