Nacque nella Venezia del 1600, precisamente nel 1625: egli subii una grossa perdita quando aveva solo due anni, visto che sua madre si ammalò di peste e perse la vita. Fin da piccolo, suo padre decise di educarlo ad una vista militare e scientifica: essendo un senatore della repubblica veneziana, egli voleva che, suo figlio, fosse abbastanza colto ed in grado di distinguersi per il modo di fare e soprattutto per la grande voglia di avere sempre delle nuove informazioni relative appunto alla cultura. Divenuto ormai adulto, egli venne incaricato di accompagnare l’ambasciatore di Venezia, ovvero Alvise Contarini, per negoziare la pace e porre fine alla lunga e inutile guerra dei trent’anni, che decimarono la popolazione veneziana in maniera netta. Durante tale convegno, egli ebbe l’opportunità di conoscere diverse figure politiche e soprattutto ecclesiastiche, tra le quali spiccarono il nunzio apostolico tedesco Fabio Chigi, che diverrà poi Papa Alessandro VII. Dopo aver vissuto una vita politica, ricoprendo delle cariche minori, san Gregorio prosegui gli studi scientifici nella città di Padova e successivamente decise di divenire un uomo ecclesiastico e desideroso di divulgare la parola del Signore. San Gregorio voleva diventare direttore spirituale, ma i suoi superiori ecclesiastici gli consigliarono di rivestire il ruolo di semplice sacerdote: questo grazie alle sue doti oratorie, visto che il suo modo di fare gli permise di farsi notare immediatamente dalla comunità veneziana. San Gregorio decise di seguire tale consiglio, anche perché in questo modo poteva stare a stretto contatto con le persone ed aveva la possibilità di poter diffondere, con maggior facilità e velocità, la parola del Signore. Egli venne anche notato dal Papa, il quale decise di affidargli dei compiti di importanza sempre maggiore: con Alessandro VII egli riuscii ad instaurare un rapporto d’amicizia, visto che riusciva sempre a seguire gli ordini che gli venivano dati. San Gregorio divenne vescovo di Padova e di Bergamo, dove decise di divulgare la stampa di tipo ecclesiastico: questo permise, alle persone che abitavano in tali città, di poter conoscere, in maniera maggiormente approfondita, la parola del figlio di Dio. Il suo impegno, durante queste particolari missioni ecclesiastiche, fu sempre ai massimi livelli e per tale motivo, San Gregorio, divenne uno dei punti cardinali del mondo ecclesiastico. Durante i suoi ultimi anni di vita, egli fece costruire alcuni locali dove veniva effettuata la stampa dei libri ecclesiastici, cosa che venne apprezzata anche dal Papa. Quando san Gregorio decise di unire, sotto un unico grande organo, le diverse chiese orientali, egli dovette affrontare le diverse malattie che, piano piano, lo resero sempre più debole e praticamente irriconoscibile. San Gregorio perderà la vita nel 1697, proprio quando l’opera di riunione delle chiese orientali stava iniziando a prendere piede.
Il culto di san Gregorio viene celebrato a Padova e soprattutto a Venezia, di cui egli è uno dei patroni, dato che iniziò proprio in tale zona la sua vita ecclesiastica. San Gregorio viene celebrato con una processione e celebrazione che ne ricorda appunto le gesta e soprattutto il suo periodo di vita trascorso in tale zone d’Italia, mentre nel resto del mondo cristiano viene semplicemente menzionato.
San Calogero divide la giornata di celebrazione con san Gregorio: egli visse in Sicilia, dove sono note le sue opere di bene e diffusione della religione cristiana.
Inoltre, egli era noto per essere in grado di curare diversi mali che, sotto il punto di vista medico, venivano definiti impossibili da curare con le conoscenze del tempo.