Saranno tredici milioni gli italiani, chiamati oggi a recarsi alle urne per scegliere gli amministratori locali. Molte le grandi città chiamate a rinnovare i consigli comunali, tra di esse spiccano per importanza politica e grandezza, Roma, Milano, Torino e Napoli. E mentre il governo per bocca dello stesso Renzi sottolinea che il voto non è un giudizio sull’esecutivo, le opposizioni affilano le armi, consapevoli che una loro vittoria potrebbe cambiare gli equilibri all’interno del parlamento. Le votazioni che si terranno solo nella giornata di oggi dalle 07.00 alle 23.00, saranno commentate in tempo reale da tutti i maggiori network televisivi, i quali già alla chiusura renderanno noti i primi exit poll.
– Ennesimo episodio di asserimento al potere mafioso, da parte di una parte del clero siciliano. Durante la processione in onore di San Giovanni Battista la manifestazione ha reso omaggio dinanzi alla casa del boss mafioso Salvatore Riina. Alla finestra, in attesa dell’ossequio, la moglie del boss, Ninetta Bagarella, stante la detenzione di Riina che sta scontando l’ergastolo in regime di carcere duro. Estremo disappunto è stato espresso dal Vescovo di Palermo, che ha reso noto di aver fatto partire una sorta di indagine interna per conoscere chi materialmente ha deciso la sosta. Durante l’inchino gli unici che hanno abbandonato la manifestazione sono stati il Maresciallo dei Carabinieri e il Commissario della Polizia di Stato.
– Un Sergio Mattarella visibilmente commosso quello che ieri si è recato nel tardo pomeriggio nell’isola siciliana di Lampedusa, avamposto di terra italiana nel mediterraneo, e obiettivo di migliaia di migranti l’anno. Il Presidente della Repubblica ha voluto deporre una corona d’alloro, in onore delle tante persone perite in mare durante la traversata, durante la sua breve allocuzione Matterella ha voluto esprimere la sua vicinanza alla popolazione isolana “orgoglio di tutti gli italiani”. Alla fine della visita il Capo dello Stato si è intrattenuto con le forze dell’odine presenti sull’isola, esprimendo il plauso per l’azione umanitaria svolta incessantemente. Inaugurato anche il museo della “fiducia e del dialogo”, struttura in cui sono esposti i disegni dei piccoli migranti giunti sull’isola.
– Morto all’età di 74 Cassius Clay noto come Muhammad Alì, pugile pluricampione del mondo dei massimi, e medaglia olimpica a Roma nel 1960. Il pugile che oltre alle imprese sportive era conosciuto in tutto il mondo per il suo grande impegno civile, era ammalato da molti anni del morbo di Parkinson. All’annuncio della sua morte, migliaia i messaggi di cordoglio apparsi sulle bacheche “social” dei grandi del mondo, pronti a ricordare come il pugile fu uno dei più grandi fautori della guerra contro quella segregazione razziale, che fino al secolo scorso imperversava nel pianeta. Molti lo ricordano come ultimo tedoforo olimpico ad Atlanta 96, quando con mano tremante accese il braciere olimpico. Di lui rimane la sua grande forza, e la volontà di combattere non solo sul ring, ma anche nelle strade di tutto il mondo, alla ricerca di una giustizia che grazie anche a lui al giorno d’oggi è più equa.