Con il passare delle ore emergono alcuni dettagli importanti relativi alle giornate che hanno preceduto l’omicidio di Sara Di Pietrantonio, avvenuto in zona Magliana, periferia di Roma nella notte del 28 maggio scorso. Oltre al timore della 22enne che l’ex fidanzato potesse farle del male, confidato al nuovo ragazzo Alessandro, emerge tutta la rabbia covata dall’assassino reo confesso. Lo rende noto TgCom24 che rivela anche come Paduano avesse chiesto uno spray urticante ad un ex collega – che sarà presto risentito dagli inquirenti – prima del delitto di Sara. La sua intenzione era di tramortirla in qualche modo. Nonostante l’ulteriore elemento venuto a galla, il giudice non ha ritenuto opportuno il riconoscimento dell’aggravante della premeditazione a differenza della Procura di Roma.
Solo una settimana prima del suo terribile delitto, la giovane 22enne Sara Di Pietrantonio aveva rivelato una confidenza al nuovo fidanzato, Alessandro Giorgi, in merito al suo ex. Vincenzo Paduano, con il suo atteggiamento aggressivo ed i pedinamenti aveva messo in allerta la studentessa, al punto da rivelare al nuovo ragazzo: “Ho paura che mi ammazzi”. E’ quanto reso noto da TgCom24 ed oggi, questa frase, suona come una beffarda premonizione di ciò che sarebbe avvenuto dopo pochi giorni. La frase fu pronunciata da Sara il giorno in cui Vincenzo Paduano la colse insieme al nuovo fidanzato. In quell’occasione la strattonò obbligandola a salire in auto chiedendole informazioni. La sera prima del delitto in zona Magliana, Sara gli ribadì ancora una volta la sua intenzione di chiudere la relazione durata due anni. Da quel momento si mise in moto in Paduano la fame di vendetta fino alla follia omicida scaturita nella notte tra il 28 ed il 29 maggio, quando la speronò in auto, l’aggredì, la strangolò ed infine le diete fuoco.
Le indagini sull’omicidio di Sara Di Pietrantonio, ribattezzato della Magliana per la zona, nella periferia di Roma, dove si sarebbe tragicamente consumato nella notte tra il 28 ed il 29 maggio, proseguono senza sosta rivelando ulteriori elementi raccapriccianti sulla fine della 22enne. La posizione di Vincenzo Paduano, l’ex fidanzato 27enne reo confesso dell’omicidio della giovane ed attualmente in carcere, si andrebbe ad aggravare con il passare delle ore, alla luce non tanto dei suoi racconti – ancora contornati da molti “non ricordo” – quanto dalle immagini delle telecamere a circuito chiuso nei pressi del luogo del delitto e che avrebbero immortalato quanto realmente successo poco più di una settimana fa. Secondo i dettagli trapelati dal quotidiano “Il Messaggero”, Vincenzo non avrebbe usato la bottiglietta d’alcol comprata nei giorni precedenti dai cinesi e tenuta con sé in auto. Ad immortalare come Paduano abbia deciso di porre fine al suo delirio omicida a scapito della povera Sara Di Pietrantonio, “rea” di aver concluso la loro storia d’amore dopo due anni e di aver voltato pagina, sarebbe stata la telecamere puntata esattamente nel punto in cui sarebbe avvenuto l’omicidio. La guardia giurata dopo aver speronato l’auto della sua ex, sarebbe scesa dalla sua vettura con in mano una tanica con manico. Le immagini video confermano come la fiammata si sia sviluppata immediatamente, a testimonianza che il liquido usato fosse benzina e non alcol. Le telecamere non riescono a riprendere Sara, nel frattempo in fuga prima di essere rincorsa, strangolata e data anche lei alle fiamme presumibilmente dopo essere stata cosparsa di benzina. A confermare ciò saranno le analisi della Scientifica ed i sistemi di sorveglianza di alcuni distributori di carburante della zona. Ciò che è certo è che se l’inquietante quadro dovesse trovare conferma, la posizione di Paduano risulterebbe pesantemente aggravata. L’assassino reo confesso di Sara Di Pietrantonio, intanto, dal carcere nel quale viene seguito da uno psicologo continua a riportare mezze verità: “Ho dei bagliori di ricordi. Non so cosa è successo. Di sicuro ero uscito per bruciare la macchina del nuovo fidanzato di Sara Di Pietrantonio e non certo lei”, ha dichiarato, rivelando di avere flash continui sulla notte del delitto della quale ammette di non ricordare di aver strangolato l’ex fidanzata prima di darle fuoco.