Si era ormai perso fra le pieghe dei ricordi la deposizione di Andrea Alongi, il giovane chiamato in causa nel settembre del 2008 come testimone chiave nel processo di Emmanuel Bonsu. La scorsa puntata di Un giorno in pretura ha rievocato il caso ed il video del giovane Alongi è diventato subito virale. In quell’occasione Andrea Alongi era stato arrestato in modo arbitrario da alcuni agenti della municipale di Parma, come racconta il Fatto Quotidiano e come lo stesso testimone ha dichiarato davanti ai giudici. L’accusa era diretta verso gli agenti per via di lesioni personali, ingiuria, falso ideologico, violazione dei doveri d’ufficio, calunnia e sequestro di persona ai danni di Emmanuel Bonsu, un giovane ghanese arrestato perché ritenuto uno degli spacciatori che transitavano nel parco parmense Falcone e Borsellino. A sua volta Alongi era stato fermato dagli stessi agenti, come racconta in una testimonianza che ha del surreale e che mette in luce soprattutto il suo atteggiamento di fronte alla Corte. Menefreghista della burocrazia e delle prassi, è celebre il suo “della Polizia e dei Carabinieri c’hai un po’ paura quando hai il fumo, ma della Polizia Municipale… cioè… vadano a c…!”. A questo si aggiunge anche la deposizione successiva di un ufficiale della Municipale che per descrivere la quantità di hashish consegnata da Alongi parla di “caccola”, non riuscendo a quantificarne il peso. Il video con la testimonianza del giovane diventa subito virale, con lo scoppio di classici meme che continuano a riportare alcune sue frasi come “comprare la roba dal tunisino/palestinese, va beh era un marocchino” oppure “recarsi con Andrea Alongi presso concessionari Mazda per ammirare auto belle da Dio”.