Viene festeggiato insieme a San Ermacora, entrambi martiri dei primi decenni dell’epoca cristiana e morti ad Aquileia nel 70. Si tratta di due santi festeggiati il 12 luglio da tutte le Chiese cristiane e le loro figure sono ancora molto sentite nel territorio dell’antico patriarcato di Aquileia. Le notizie sulla vita di san Fortunato (così come quella di Ermacora, detto anche Ermagora) sono scarsissime e derivano quasi tutte da leggende e agiografie di epoca carolingia: di entrambi non si conosce nemmeno la data o il luogo di nascita, il ceto sociale e le vicende che li condussero alla conversione in un’epoca in cui il cristianesimo veniva considerato una religione pericolosa, di schiavi e da perseguitare. Secondo le notizie dei codici carolongi san Fortunato sarebbe stato indicato come proprio diacono da Ermacora, consacrato da San Pietro come primo vescovo di Aquileia nel 50. Vent’anni più tardi entrambi i due martiri furono uccisi ad Aquileia perché si rifiutavano di abbandonare la religione cristiana all’interno delle persecuzioni di epoca neroniana; secondo la leggenda, a comandare la loro esecuzione si sarebbe chiamato Sebasto. Secondo il codice veneto Martyrologium Hieronymianum al nome di san Fortunato è legato quello dei martiri Ermogene e Armagero (chiamato anche Armigero). Tuttavia alcuni esperti ritengono che entrambi i nomi siano varianti o corruttele di Ermagora. All’interno del codice viene indicato san Fortunato come santo: infatti il martire è stato oggetto di un culto autonomo a partire dall’età tardo antica. Per questo motivo alcuni ritengono che il vero nome di san Fortunato fosse Ermagora e che solo in un secondo momento le due figure furono scisse.
Il culto di san Fortunato è molto caratteristico all’interno dell’antico patriarcato (Aquileia, Istria, Pannonia, Norico e l’Italia settentrionale): di conseguenza l’area veneto-friulana vede molte città adottarli come santi patroni. In più sono molte le rappresentazioni iconografiche del martire, spesso raffigurato insieme a San Ermagora e ad altri martiri di Aquileia: tra le immagini più conosciute vi sono quelle degli affreschi della basilica di Aquileia, quella di San Marco a Venezia e della cattedrale di Udine. Il 12 luglio sono molte le feste patronali che si organizzano in onore del martire soprattutto nel Veneto. In particolare ai due santi è dedicata fin dal 1031 la Basilica Patriarcale di Aquileia, fatto che ne ha consolidato il culto. Qui sono conservate le reliquie di san Fortunato e di San Ermagora, ospitate dal VI secolo alla fine del Quattrocento nella basilica di sant’Eufemia a Grado. Alcune delle reliquie nel 1751, anno in cui il patriarcato venne soppresso, furono traslate a Gorizia. Un’altra festa patronale molto sentita è quella che si svolge ogni anno a Roiano, a Trieste, dove vi è una chiesa loro dedicata.
E San Ermagora sono i patroni della Regione Friuli-Venezia Giulia: questo fatto è stato sancito nel 2001 con un atto ufficiale . Al tempo stesso sono i santi protettori dell’arcidiocesi di Gorizia,della città di Aquileia, di quella di Grado, di quella di Pocenia e dell’arcidiocesi di Udine. Sono anche i patroni di Aula Terme, di Remanzacco, di Buja, di Venezia (insieme a San Marco e di Udine). Aquileia si trova nella provincia di Udine e si estende per oltre un chilometro: al suo interno sono inseriti i resti dell’antica città romana. All’estero sono i patroni dell’austriaca Hermagor e i coprotettori dell’arcidiocesi slovena di Lubiana.
Il 12 luglio vengono festeggiati molti altri santi, come l’abate San Giovanni Gualtiero, i martiri Narborio e Felice, i martiri Procio e Ilarione e la pia donna Santa Veronica. Sono festeggiati anche molti martiri di origini orientali, come la madre di famiglia Agnese Le Thi Thanh.