Mercoledì 13 Luglio è la giornata nella quale si festeggia sant’ Enrico. Secondo fonti attendibili, il santo in questione è nato nel 973 in un piccolo paesino della Baviera. Il ragazzo cresce in una famiglia modesta con un’educazione prettamente cristiana; proprio per questo suo fratello decide di ordinarsi come monaco, diventando vescovo in seguito, e una delle sue due sorelle diventa una suora, mentre l’altra sposa il re Stefano d’Ungheria , che in seguito verrà proclamato santo. Sant’Enrico studia al capezzale di alcune delle più potenti personalità della chiesa cristiana tedesca e viene educato in modo da essere pronto ad esercitare il potere e ad assumere cariche di particolare importanza. Tutto ciò accade dopo un breve periodo, quando sant’Enrico diviene Duca di Baviera e in seguito guida del Sacro Romano Impero, proclamato da Papa Benedetto VIII. Il condottiero si impegnò molto per far si che il Cristianesimo potesse essere diffuso in tutta Europa, missione per la quale fu aiutato da sua moglie, Cunegonda di Lussemburgo, anch’essa proclamata in seguito santa. Sant’Enrico, a tale scopo, tentò di rafforzare il più possibile l’unione tra Chiesa e Impero, erigendo monumenti sacri che inneggiavano la religione cristiana sotto ogni punto di vista. Il sovrano, inoltre, elogiava il rapporto coniugale e il sacramento del matrimonio e, per la sua fedeltà, fu preso come esempio da molti sudditi del tempo, ormai stanchi del fatto che nelle corti a primeggiare era sempre e solo la lussuria più che la cristianità. Sant’Enrico morì nel 1024 e viene ricordato per aver inserito all’interno del rito cattolico il Credo; proprio per questo e per il suo degno operato, viene ordinato santo.
Il santo viene festeggiato in moltissimi paesi d’Italia con sagre e feste di paese di vario genere, spesso basate sulla semplicità o esclusivamente sul rito religioso, aspetto sul quale lo stesso sant’Enrico si soffermava. Tra questi paesi troviamo Bari, Roma e Polia.
Sant’Enrico è il patrono di Polia, un piccolo comune in provincia di Vibo Valentia. Il paese è conosciuto soprattutto per la sua dedizione al culto religioso ; nel piccolo paesino, oltre a numerose chiese e particolari luoghi di culto, sorge una cattedrale in onore del patrono risalente al 1933 che ospita una statua in legno in onore del santo.
Nel giorno del 13 luglio viene ricordata anche Santa Cunegonda, la moglie di Enrico II. Oltre alla coppia di coniugi, nello stesso giorno vengono anche ricordati Santi Alessandro e trenta soldati Martiri, Sant’ Emanuele Le Van Phung Padre di famiglia, Santa Clelia Barbieri, Beato Carlos Manuel Rodríguez Santiago Laico portoricano, Sant’ Eugenio di Cartagine Vescovo, Beati Ludovico Armando Giuseppe Adam e Bartolomeo Jarrige de la Morelie de Biars Martiri, Beato Ferdinando Maria Baccilieri sacerdote, Beato Francesco da Casale Agostiniano, Beato Giovanni di Francia Mercedario, Beate Maddalena della Madre di Dio (Elisabeth) Verchière e 5 compagne Martiri, Beato Mariano di Gesù Euse Hoyos, Santa Mirope di Chio Martire, San Paolo Liu Jinde Martire, San Serapione di Alessandria Martire, San Sila – Silvano Discepolo degli Apostoli, Beato Tommaso Tunstal Martire, San Turiano o Turiavo di Dol Abate e vescovo.