Secondo quanto riportano alcuni media giapponesi, l’imperatore Akihito avrebbe intenzione di abdicare. Non si tratterebbe di un problema di salute nonostante i suoi 82 anni. Già alcuni anni fa aveva lasciato intendere la sua intenzione di abdicare, ma in Giappone la procedura della casa reale non prevede la possibilità di lasciare il trono quando si è in vita. Akihito è imperatore del Giappone dal 7 gennaio 1989. Se la notizia fosse confermata, l’erede al trono sarebbe il figlio il principe Naruhito.
David Cameron ha dato l’addio al parlamento come primo ministro, dirigendosi poi a Buckingham Palace per rassegnare le sue dimissioni alla regina. Nel pomeriggio lascerà anche l’appartamento al 10 di Downing Street al suo successore, Theresa May. Parlando ai parlamentari, Cameron ha difeso il suo operato economico, sociale e di politica estera, arrivando anche a concedersi delle battute. Rivolgendosi al leader del partito laburista Jeremy Corbyn, ha detto che “quando si tratta di primi ministri donne, i conservatori vincono per 2 a 0”, riferendosi all’ex primo ministro Margaret Thatcher e adesso al nuovo Theresa May, tutte e due conservatori e tutti e due donne, mentre i primi ministri laburisti sono sempre stati uomini. Da parte sua Corbyn ha ringraziato Cameron per il suo impegno e lo ha lodato per aver reso legale il matrimonio fra persone dello stesso sesso.
Da circa due anni era ricoverato all’ospedale San Paolo di Milano nel reparto detenuti. Nonostante fosse ormai in stato quasi vegetativo, lo scorso aprile il ministro della giustizia aveva rinnovato nei suoi confronti l’articolo 41 bis, il carcere duro in isolamento. E’ morto stamattina Bernardo Provenzano, il boss mafioso arrestato esattamente dieci anni fa l’11 aprile 2006 in una fattoria del corleonese dove si nascondeva. Ricercato dal 1963, ha detenuto il record della latitanza più lunga di sempre, 43 anni. Durante questo periodo era stato condannato in contumacia a tre ergastoli.
-Mentre si continua a lavorare sul luogo della tragedia di ieri in Puglia (sembra ci sia ancora un disperso), cominciano a emergere dati e fatti dietro il terribile incidente. Di fatto, secondo i commentatori, il problema che ha scatenato l’incidente non è il binario unico quanto il sistema di controllo obsoleto usato dalla società che gestisce la tratta, la Ferrotramviaria Spa. Emerge poi che da diverso tempo l’Unione europea aveva stanziato 180 milioni di euro proprio per l’ammodernamento di quella tratta ferroviaria, ma quei soldi non sono mai stati utilizzati per una serie di intoppi burocratici. L’adeguamento ferroviario del Nord Barese era stato ideato nel 2007: la soppressione di 22 passaggi a livello, la realizzazione di 19 chilometri di ferrovia ristrutturati (di cui 15,137 di raddoppio della linea), due nuove stazioni, tre ammodernamenti di stazioni esistenti e 3,690 chilometri di linea interrata. E, naturalmente, «l’attrezzaggio di tutta la rete con i nuovi sistemi di controllo del traffico e di sicurezza». Non è mai stato realizzato.
Nonostante la sentenza pronunciata ieri dalla Corte internazionale dell’Aja, Pechino non vuole rinunciare a quella larga zona del Mar cinese meridionale che considera sua. La Corte dopo tre anni ha sentenziato che quel mare appartiene alle Filippine, ma la Cina da anni ha già preso possesso di isolotti vari costruendo su di essi aeroporti e basi navali. Inoltre i cinesi hanno costruito autentici isolotti aertificiali che stanno danneggiando seriamente la locale barriera corallina. Il tratto di mare contestato è importantissimo per la pesca commerciale, ma soprattutto per il traffico commerciale. Gli Stati Uniti poi lo considerano vitale per fermare l’espansionismo cinese verso sud.
Ancora impossibile stabilire il numero delle vittime del tragico incidente ferroviario di ieri in Puglia. Non solo per le con dizioni di tanti poveri corpi ma anche perché ovviamente non esiste alcuna lista dei passeggeri che erano a bordo. Le ultime notizie parlano di 27 persone decedute e 50 feriti, molti dei quali in gravi condizioni. Al momento si procede con la demolizione progressiva dei pezzi delle carrozze che si sono frantumate, intanto con l’aiuto di unità cinofile si continuerà a cercare fino a quando si sarà sicuri non ci sian più persone. Aperte due inchieste, una della procura di Trani a carico di ignoti per disastro ferroviario e omicidio plurimo colposo. La società invece che gestisce la tratta ferroviaria, Ferrotramviaria, ha aperto una indagine interna assicurando che tutto era al massimo della sicurezza: “Quello è l’unico tratto in cui è attivo il consenso telefonico per regolare gli incroci. I macchinisti non si potevano vedere perché si sono trovati faccia a faccia all’uscita da una curva. E forse non hanno fatto in tempo a frenare. I treni credo procedevano al massimo della velocità. Il treno che veniva da Corato si è trovato di fronte l’altro treno quando non poteva fare nulla. Abbiamo messo a disposizione dell’autorità giudiziaria tutti i registri della comunicazione perché vogliamo sia fatta chiarezza”.
Le stesse sembianze di un incidente aereo, ecco quello che si sono trovati dinanzi agli occhi i soccorritori giunti nelle campagne baresi, dopo il più grave incidente ferroviario mai avvenuto sulla rete italiana. L’incidente avvenuto su un tratto di strada ferrata a binario unico, ha interessato due treni delle “Ferrovie Nord Barese”, treni che si sono scontrati in un frontale a oltre 100 chilometri all’ora. I due convogli si sono letteralmente accartocciati tra di loro, con le prime carrozze che si sono disintegrate per la forza dell’impatto. Sul luogo intervenuti centinaia di soccorritori, che a mani nude hanno estratto i feriti e i morti dalle lamiere, tra i feriti, per fortuna non gravi, risulta esserci anche un bambino di due anni, subito trasportato in ospedale. La procura di Trani ha immediatamente aperto un fascicolo contro ignoti, con la fattispecie di reato di “omicidio plurimo colposo” e “disastro ferroviario”, dalle prime indagine alla base della tragedia ci potrebbe essere l’errore umano. Atteso in Puglia per la serata il presidente del consiglio, cordoglio è stato espresso dal Presidente della Repubblica.
Sembra non trovare soluzione il mistero del volo MS804 della Egyptair precipitato lo scorso 19 Maggio, nelle acque a sud di Creta. L’ennesimo colpo di scena dalle scatole nere, scatole nere recuperate alla fine del mese scorso, e che risultano “staccate” nei minuti precedenti allo schianto. I dispositivi trasportati presso un laboratorio specializzato francese, non riportano infatti alcun dato nei minuti antecedenti alla picchiata del A320. Quanto accaduto non è mai avvenuto nel passato, le scatole nere sono progettate infatti per sopravvivere anche agli impatti più violenti, e lo spegnimento coincidente di entrambe, nella fasi salienti della tragedia, ingenera molti dubbi. Quest’ennesimo “contrattempo” potrebbe adesso mettere la parola fine alla tragedia, una tragedia che ha visto 66 morti, e che adesso rischia di non avere nessuna spiegazione.
Forse con la voglia di riguadagnare consensi, ma di certo con la simpatia che lo contraddistingue. Cosi si è presentato Matteo Renzi agli ascoltatori di RTL 102.5, che durante la diretta di questa mattina hanno potuto ascoltare “dal vivo” le parole del capo dell’esecutivo. Renzi è stato prodigo di anticipazioni, confermando entro l’anno la chiusura ell’odiata Equitalia, e augurando il buon lavoro al Sindaco di Roma Raggi. C’e’ il tempo anche per l’ennesimo “derby” Italia – Germania, con il premier che sottolinea come anche le banche tedesche stiano passando un momento di difficoltà. E poi ancora banda larga, Brexit, referendum costituzionale. Tante parole per quella che si annuncia una “calda estate politica”.
Boscotrecase è un comune di poco più di 10.000 abitanti in provincia di Napoli con circa 60 dipendenti. Adesso il comune rischia la chiusura stante l’imponente operazione dei carabinieri, che ha portato a denunciare 23 dipendenti comunali per assenteismo. I casi, oltre 200, solamente in pochi settimane di monitoraggio, sono stati scoperte grazie a una telecamera nascosta, telecamera che in alcuni casi ha documentato anche i travestimenti degli impiegati spaventati da eventuali riprese. Il comune adesso lancia l’SOS, con molti uffici chiusi e con le attività amministrative civiche in alcuni casi completamente bloccate.