Dopo la caduta di stile di Melania Trump è ormai caccia al colpevole. Donald Trump è letteralmente furioso per quanto accaduto alla moglie, come è comprensibile e come riporta Adnkronos.com, ma è possibile che in queste ultime ore sia già saltato fuori un nome. Alcune fonti della CNN indicano Rick Gates come il copycat in questione, ovvero il vice del promotore di Paul Manafort per le elzioni. E’ infatti nelle sue mani che era stato affidato lo scettro del discorso di Melania Trump, notizia subito smentita dallo stesso Gates che ha riferito in un’interivsta di non aver ricevuto questa mansione nel modo più assoluto. Sono ore di tensione quindi, in cui i collaboratori di casa Trump giocano a scaricarsi la colpa a vicenda. Uno scivolone non da poco per la bella Melania, ex modella di origini slovene, soprattutto perché durante una recente intevista aveva affermato con forza che era stata lei in persona a redigere il testo, “con il minor aiuto possibile”.
-Potrebbe esserci un complotto bello e buono alle spalle dell’autogol firmato da Melania Trump alla convention repubblicana di Cleveland, dove la moglie del magnate newyorchese candidato alla Casa Bianca ha pronunciato un discorso pressoché identico a quello di Michelle Obama alla convention democratica che lanciò la cavalcata alla presidenza Usa di Barack Obama nel 2008. Secondo quanto dichiarato dal giornalista de Il Post Francesco Costa, firma autorevole in fatto di Elezioni Usa, l’indossatrice slovena potrebbe essere stata boicottata volutamente dall’autore del discorso. Sul suo profilo Twitter, Costa ha scritto:”Premessa: sapete che sono la persona meno complottista del mondo. Però non vuol dire che secondo me i complotti non esistono mai. Se scrivi il discorso di Melania Trump e copi uno dei discorsi più importanti di Michelle Obama, LO SAI che ti beccano. È certo. Matematico. Quindi perché lo fai, se hai la CERTEZZA che sarai beccato e forse licenziato? Diciamo che sono curioso di sapere chi è questo speechwriter. Il Partito Repubblicano è pieno di gente – dai massimi dirigenti ai volontari – che muore dalla voglia di far inciampare Trump”. Solo un’ipotesi dunque, ma l’impressione che qualcosa di strano sia avvenuto, è evidente e a farne le spese potrebbe essere, più che Melania Trump, proprio The Donald.
-Melania Trump, aspirante first lady del candidato repubblicano alle Elezioni Usa 2016 Donald Trump, è finita nell’occhio del ciclone dopo aver copiato ampi passaggi del discorso pronunciato da Michelle Obama alla convention democratica del 2008. Ma per la bella ex indossatrice slovena i problemi non sono terminati: pare infatti che la signora Trump non sia laureata come ha invece fatto credere. Un guaio bello grosso per la candidatura di Trump, chiamato a replicare all’edizione statunitense dell’Huffinghton Post, che ha citato le parole dei biografi della papabile first lady, secondo cui la slovena non avrebbe superato due esami universitari del primo anno e, una volta “in America, dopo aver incontrato Donald Trump ed essere diventata ufficialmente la sua compagna, Melania Knauss raccontò ai media che aveva ottenuto una laurea in architettura e design. Questo avvenne certamente dopo essersi consultata con Trump e i suoi consiglieri, che volevano a tutti i costi vendere l’impressione che la modella slovena non era solo bella, ma anche colta e intelligente”. Arriverà una nota dell’ufficio stampa del magnate newyorchese a levare le castagne dal fuoco al candidato alla Casa Bianca del Gop?
-Il discorso di Melania Trump, possibile nuova first lady americana in caso di vittoria alle Elezioni Usa 2016 del marito e candidato dei Repubblicani Donald Trump, è stato oggetto di polemiche ed ironie non soltanto per l’evidente tentativo di plagio di quello pronunciato nel 2008 da Michelle Obama. Ai più attenti osservatori non è sfuggito infatti un passaggio in cui Melania Trump diceva che lei e il marito stavano insieme da 18 anni. L’incongruenza con la biografia del mercato newyorkese risiede nel fatto che The Donald ha divorziato dalla ultima moglie Marla Maples 17 anni fa. Di cosa si sarà trattato allora? Un semplice lapsus (difficile considerato che in un’occasione come la convention repubblicana i discorsi vengono ricontrollati decine di volte)? Oppure dell’ammissione che l’amore tra lei e il marito è nato mentre quest’ultimo era ancora sposato? In questo caso i repubblicani più conservatori non saranno al settimo cielo!
La convention del Partito repubblicano a Cleveland ha chiuso i lavori della prima giornata, intitolata “Make America Safe Again” in riferimento al progetto di Donald Trump di mantenere gli Stati Uniti al sicuro dalla minaccia terroristica e dall’immigrazione. Il discorso più applaudito della serata è stato quello di Rudy Giuliani, che ha spiegato la pericolosità di Hillary Clinton e la grandezza di Donald Trump con toni da comiziante. Il momento clou è stato l’intervento di Melania Trump, la terza moglie del candidato. E’ stata annunciata sul palco in modo inusuale: «Vinceremo, vinceremo davvero alla grande», ha ripetuto tre-quattro volte Donald Trump, accogliendo sua moglie, che potrebbe diventare la prossima first lady. Con il suo forte accento dell’est europeo, essendo slovena, Melania Trump ha cercato di raccontare Donald Trump come marito e padre, ma, come evidenziato anche da Il Sole 24 Ore, non è sembrata preparata: ha steccato un paio di volte nella lettura del gobbo elettronico e non è apparsa a suo agio nel ruolo. Ma alla fine del suo intervento è bufera per le similitudini con il discorso di Michelle Obama. E mentre rimbalzavano le prime accuse di plagio sui social, Donald Trump ha pubblicato questo post su Twitter: «È stato un onore presentare mia moglie, Melania. Il suo discorso e il suo portamento sono stati incredibili. Molto orgoglioso». Clicca qui per la versione originale.
Melania Trump, aspirante first lady del candidato repubblicano Donald Trump alle Elezioni Usa 2016, con il tentato “plagio” del discorso di Michelle Obama realizzato alla convention di Cleveland si è attirata le ironie del web. Su Twitter, in particolare, è stato addirittura lanciato l’hashtag #famousmelaniatrumpquotes (tradotto: le famose frasi di Melanie Trump) e non sarà facile per The Donald fare in modo che la convention passi alla storia per qualcosa di diverso dal discorso “poco originale” pronunciato dalla moglie. Sui social, infatti, gli internauti si stanno letteralmente scatenando a colpi di citazioni ironiche. Come riporta “La Repubblica” ad esempio sta dilagando l’immagine di Michelle con un cartello che recita “Bring back my speech”, “Ridammi il mio discorso” sulla scia del “Ridateci le nostre ragazze” ideato dopo il rapimento di 219 studentesse nigeriane da parte dei terroristi di Boko Haram. Qualcuno invece attribuisce a Melania lo storico “I have a dream” di Martin Luther King o quel “Ich bin ein berliner” di John Fitzgerald Kennedy. Ma c’è qualcuno che addirittura crede che l’immedesimazione di Melania Trump in Michelle sia tale che la slovena creda di essere “una ragazza nera di Chicago”. Insomma, per Melania, ma soprattutto per Donald Trump, sarà difficile far dimenticare questo episodio: cliccate qui per vedere la carrellata di sfottò sul web!
E’ scoppiato un polverone negli Stati Uniti dopo la convention repubblicana di Cleveland, nella quale è intervenuta Melania Trump, ex modella e possibile nuova first lady, se suo marito Donald Trump, che ha sposato nel 2005 e da cui ha avuto un figlio, venisse eletto presidente degli Stati Uniti. Melania Trump è finita nel mirino delle critiche per due passaggi del suo discorso, molti simili ad alcune frasi che Michelle Obama ha pronunciato durante la convention democratica del 2008. A Melania Trump sono state, dunque, rivolte accuse di plagio, ma immediato è stato l’intervento di Jason Miller, il portavoce di Donald Trump: «La sua esperienza di immigrata e il suo amore per l’America hanno illuminato le sue parole. Nello scrivere il suo fantastico racconto, il team di scrittori di Melania ha preso nota di ciò che ha ispirato la sua vita, e in taluni passaggi hanno incluso frammenti che riflettono il suo pensiero». In un certo senso si tratterebbe di una conferma sul legame con il discorso di Michelle Obama: in sostanza, Melania Trump si sarebbe ispirata alle parole dell’attuale first lady per alcune porzioni del suo discorso. In passato, però, è stata criticata anche per qualche scivolone linguistico: Melania, che afferma di conoscere 5 lingue (tedesco, serbo, francese, sloveno e inglese), ha mostrato qualche difficoltà proprio con l’inglese. Cliccate qui per conoscerla meglio e averne una prova.
Clamoroso autogol per Donald Trump, il candidato dei Repubblicani alle Elezioni Usa 2016, costretto a mettere una pezza sul caso di “plagio” della moglie Melania andato in scena a Cleveland durante la convention del partito. L’aspirante first lady, salita sul palco sulle note di “We are the Champions” dei Queen, ha infatti “copiato” molte parti del discorso pronunciato nel 2008 da Michelle Obama alla convention che ufficializzò la candidatura a Presidente degli Stati Uniti di Barack Obama. La cosa strana è che la modella slovena non sembra avere fatto poi molto per nascondere il tentativo di “plagio”. Dopo aver elogiato i pregi del marito, Melania Trump ha raccontato infatti che “da molto giovane i miei genitori mi hanno inculcato i valori che lavorare duro per avere ciò che vuoi nella vita, che la tua parola è sacra e bisogna rispettare le promesse e trattare la gente con rispetto“; un’affermazione non troppo distante da quella pronunciata 8 anni prima da Michelle:”“Barack e io siamo stati educati con valori molto simili: lavorare duro per ciò che vuoi nella vita, il fatto che la tua parola è sacra e che bisogna rispettare le promesse, trattare la gente con dignità e rispetto“. Abbastanza comico, o quanto meno curioso, il fatto che Melania abbia vantato “integrità, comprensione e intelligenza” del padre, caratteristiche decantate da Michelle nel 2008, ma in quel caso della madre! Un discorso, quello di Melania Trump, che rischia di oscurare la convention repubblicana in corso a Cleveland che dovrebbe servire da trampolino di lancio per l’intera campagna presidenziale del magnate newyorchese, bisognoso di conquistare il favore dell’elettorato conservatore più tradizionale. Non sarà certamente semplice dopo che l’aspirante first lady ha “scopiazzato” il discorso della moglie del presidente dei Democratici: cliccate qui per vedere i due discorsi e “provate” a trovare le differenze!