Non c’è ancora alcun iscritto nel registro degli indagati per la scomparsa di Maria Chindamo. E’ quanto riporta Cronacaedossier.it in merito al giallo dell’imprenditrice agricola di Laureana di Borrello, in provincia di Reggio Calabria, svanita nel nulla lo scorso 6 maggio. Quel giorno Maria Chindamo è arrivata davanti alla sua azienda agricola a Nicotera, in provincia di Vibo Valentia: aveva un appuntamento con un dipendente ma nessuno l’ha vista. Dai segni trovati nella sua auto sembra che l’imprenditrice sia stata aggredita prima di scomparire. Si è pensato a un sequestro di persona ma via via si sono affievolite le speranze di trovarla in vita fino all’ultima ipotesi shock che sia stata uccisa e il suo corpo sia stato dato in pasto ai maiali, come sostiene la criminologa Angela Tibullo sul settimanale Giallo, secondo quanto riportato da UrbanPost.it. Un altro particolare della scomparsa di Maria Chindamo è al vaglio degli inquirenti: la donna è scomparsa a un anno esatto dal suicidio del marito. Suidicio e scomparsa sono in qualche modo collegati?
Emergono novità sconvolgenti in merito al giallo sulla scomparsa di Maria Chindamo, l’imprenditrice agricola di Laureana di Borrello che fece misteriosamente perdere le tracce la mattina del 6 maggio scorso dopo essere stata vittima di una brutale aggressione. La donna calabrese giunse davanti alla sua azienda a Nicotera, in provincia di Vibo Valentia, dove aveva appuntamento con uno dei suoi dipendenti, ma scomparve prima che qualcuno potesse vederla ancora in vita. Un fatto strano, che ha alimentato i dubbi anche presso la criminologa Angela Tibullo che, come riporta il sito Urban Post, si è espressa sul caso tra le pagine del settimanale Giallo. Come mai nessuno udì o vide nulla la mattina di oltre tre mesi fa? I dubbi ricadono in particolare su Alessandro Dimitrov, l’operaio che si trovava a soli pochi metri dal luogo in cui presumibilmente avvenne il sequestro della donna, dopo una violenta aggressione testimoniata dai segni rinvenuti nella sua auto. “Quel dipendente non ha davvero sentito nulla? In ogni caso era molto vicino al luogo in cui Maria è stata aggredita, lo dicono gli orari”, ha commentato in merito la criminologa. Le possibilità di ritrovare in vita Maria Chindamo sono sfumate da tempo ed ora sembra ormai impossibile anche il ritrovamento del suo corpo. Ne sarebbe certa la criminologa interpellata dal settimanale la quale avrebbe sottolineato l’assenza di indizi utili alle indagini. Da qui un’ipotesi sconvolgente che, se confermata dalle indagini in corso, darebbe un epilogo inquietante alla fine della povera Maria Chindamo. “Qualche anno fa a Oppido Mamertina e Vibo Valentia alcuni uomini son stati dati in pasto ai maiali”: è quanto rivelato dalla criminologa Tibullo nel sottolineare una pratica molto frequente negli ambienti della ‘ndrangheta ed alla quale potrebbe essere stata sottoposta anche la donna scomparsa. “I maiali, se lasciati a digiuno per qualche giorno, riescono a mangiare un essere umano. Si tratta di una ipotesi terribile, ma da non sottovalutare”, ha chiosato l’esperta.