È stato attentato in Turchia ma questa volta l’Isis non sembra essere il responsabile dell’autobomba scoppiata questa mattina nel sud est del Paese, vicino al confine con la Siria. Le ultime notizie che riportano i colleghi della Stampa parlano di un attentato effettuato dai ribelli curdi contro una centrale di polizia vicino alla città di Diyarbakir, considerata la “capitale” del Kurdistan. I ribelli hanno attaccato provocando 6 morti in totale, 4 agenti, un civile e un bambino con almeno decine di feriti: purtroppo è l’ennesimo attacco terroristico negli ultimi giorni che hanno provocato altre 12 vittime sempre con scontri tra esercito di Erdogan e i ribelli filocurdi. Per ora lo Stato Islamico rimane al di fuori di queste ultime attività terroristiche ma resta sempre alta la minaccia per lo stato più vicino alle milizie di Daesh, per di più all’interno della grave crisi provocato dal golpe fallito contro Erdogan.
Le ultime notizie che arrivano dalla Turchia parlano di una forte esplosione avvenuta nel sud est del Paese che ripiomba immediatamente nell’allarme terrorismo: le prime indicazioni che arrivano dalle agenzie parlano di alcune esplosioni avvenute a Diyarbakir dove una stazione di polizia è stata attaccata forse da bombe di stampo terroristico. Al momento la confusione regna sovrana e dalla Turchia non si riescono ad avere maggiori informazioni, di certo si sa che ci sono diversi feriti e le ambulanze assieme alle forze dell’esercito e della polizia si stanno recando sul luogo delle segnalazioni. Il villaggio specifico è Sükürlü, non molto lontano dal confine con la Siria sempre soggetta a bombardamenti dalle forze americane e alleate contro l’Isis. Mentre si attendono notizie su possibili coinvolgimenti dello Stato Islamico o di gruppi terroristici turchi, al momento per fortuna non sembrano esserci vittime.
Ferragosto di sangue in Italia con le ultime notizie che arrivano dal Salento che purtroppo confermano i timori immediati dopo la caduta: il quindicenne caduto da una giostra al Luna Park vicino a Gallipoli non ce l’ha fatta ed è morto nella notte. Sulla giostra del Tagadà, in un’area allestita provvisoriamente per la festa della Madonna della Lizza ad Alezio in Salento, è successo il grave fatto di cronaca: il giovane 15enne mentre era sulla giostra ha perso l’equilibrio ed è caduto battendo violentemente il torace sul passamano della giostra. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Lecce, è morto purtroppo qualche ora fa; immediatamente la giostra è stata posta sotto sequestro per verificare come possa essere avvenuta la morta di questo giovane che stava assistendo alla festa di Ferragosto. Come riporta l’Ansa, il Tagadà è una particolare attrazione a forma di disco sul cui perimetro sono disposti una serie di divanetti che guardano verso il centro della giostra; da uno di questi è caduto e ha perso la vita il giovane 15enne. Salento in lutto, nei prossimi giorni si avranno maggiori informazioni dopo le verifiche degli inquirenti.
A Colonia la paura per gli attentati torna nelle ultime notizie arrivate dalla notte di vigilia per il Ferragosto europeo: l’allarme sicurezza è scattato dopo che una persona è stata aggredita con un coltello la notte scorsa con un attacco che ha visto anche alcuni colpi di arma da fuoco sparati e rivolti ancora non si sa verso chi. Gli aggressori secondo i primi testimoni riportati dall’Ansa, sarebbero tre di cui uno fermato dalla polizia e due in fuga. Il tutto avvenuto vicino al centro della città con la Germania che di colpo è ripiombata nel periodo di luglio dove attentati e falsi allarmi si sono avvicendati praticamente ogni giorno. L’uomo ferito è stato colpito da un coltello alla coscia ma non è in pericolo di vita: nelle prossime ore si sapranno anche le motivazioni di questo attacco che al momento non vede timori di terrorismo certificati.
Un normale controllo come tanti altri, ma questa volta qualcosa è andato storto e un giovane afroamericano di 23 anni è rimasto ucciso per mano della Polizia. Il ragazzo stava fuggendo ed aveva tra le mani una pistola rubata, ma il suo omicidio ha scatenato “tensioni razziali” fuori dal comune, portando a scontri ripetuti durante la notte di ieri ed al ferimento di un agente. I continui incendi, tra i quali quella di una stazione di servizio, gli assembramenti immensi di folla, alcune dinanzi alle stazioni di Polizia, e la paura di un esplosione di violenza, hanno persino portato lo sceriffo della contea a richiedere l’intervento della guardia nazionale. Il poliziotto coinvolto nella sparatoria è stato immediatamente sospeso; il sindaco della città Tom Barrett ha chiesto ai cittadini di “ritornare a casa”, soprattutto per evitare altri scoppi d’ira da parte dei contendenti.
Morto l’attentatore, uno svizzero di 27 anni senza precedenti penali, ma anche una delle vittime. Si tratta della donna di 34 anni aggredita durante l’insano gesto e che da subito i socorritori avevano trovato in gravi condizioni. Le indagini hanno ormai preso una piega ben determinata, anche se il portavoce della polizia Bruno Metzger non ha escluso a priori il movente terroristico. Il gesto dell’aggressore resta tuttavia allo stato attuale sconosciuto. Sabato la Polizia ha operato una perquisizione approfondita dell’abitazione dell’omicida, all’interno della quale non sono state trovati elementi di spicco che potessero chiarire il motivo che ha spinto l’uomo sul treno. Rimane un mistero quindi perché abbia dato fuoco alla carrozza ed abbia atteso i passeggeri per accoltellarli.
Un importante religioso è stato ucciso sabato nel popoloso quartiere Queens di New York. L’uomo è stato raggiunto alla testa da diversi colpi di pistola esplosi da un killer sconosciuto, che poi è fuggito facendo perdere le proprie tracce. Insieme all’Imam è stato ucciso il suo assistente, anch’egli fferito da numerosi colpi di pistola di grosso calibro. Le prime indagini si sono immediatamente orientate verso una tentata rapina, anche se il portavoce del dipartimento di Polizia ha sottolineato come i detective incaricati dell’indagini non tralascino la pista del cosiddetto “crimine d’odio”. Maulama Akonjee, il predicatore ucciso, vestiva la tunica tradizionale ed era seguito dalla folta comunità di origine musulmana residente nella Grande Mela. Cordoglio è stato espresso dal sindaco della città, De Blasio, che ha inviato il capo del suo staff alla veglia funebre.
Tre magnifici ori quelli conquistati nelle ultime 48 ore dagli atleti italiani alle Olimpiadi di Rio. 1500 mt di nuoto sl, skeet maschile e carabina 50 metri a tre posizioni, queste le specialità che con Paltrinieri, Rossetti e Campriani hanno fatto gioire gli italiani che già dalle prime ore della notte si trovavano di fronte al piccolo schermo per tifare per i colori azzurri. Con i titoli di ieri, l’Italia è salita nel medagliere raggiungendo la sesta posizione con un buon margine dal Giappone. Una prospettiva che promette bene e che potrebbe portare ad un ulteriore risultato positivo per gli azzurri. Grande Attesa quindi per i match dei prossimi giorni.