E’ un papa evidentemente commosso quasi fino alle lacrime, nel ricordare a inizio dell’udienza di questo mercoledì, la giovane ragazza morta di meningite al ritorno dalla Giornata mondiale della gioventù di Cracovia. Susanna Rufi, 18 anni, è morta all’ospedale di Vienna ricoverata di urgenza dopo essersi sentita male. «Un ricordo pieno di affetto è rivolto a Susanna, il Signore, che certamente l’ha accolta in cielo, conforti i suoi famigliari e amici”, ha detto, ripensando ovviamente a quei momenti di intensa felicità che lui stesso aveva vissuto con oltre due milioni di giovani in Polonia. Nel prosieguo dell’udienza in sala Nervi davanti a oltre 6mila pellegrini, il papa ha ricordato ancora la “terza guerra mondiale fatta a pezzetti”. Riiferendosi a quanto gli hanno chiesto i giovani a Cracovia: «In questo modo in guerra ci vuole fraternità, dialogo e amicizia. I ragazzi che hanno partecipato alla Gmg parlano lingue diverse ma riescono a capirsi perché hanno questa volontà di fare ponti di fraternità». Ha ricordato la visita ad Auschwitz («ho ascoltato, ho sentito la presenza di tutte le anime che sono passate di là, ho sentito la compassione, la misericordia di Dio che alcune anime sante hanno saputo portare anche in quell’abisso, in quel grande silenzio». Infine la contemporaneità di questo dolore che non cessa: «In questa memoria delle guerre e delle tante ferite tanti dolori vissuti anche ci sono tanti uomini e donne oggi che soffrono le guerre, tanti fratelli e sorelle nostre, guardando quella crudeltà in quel campo di concentramento ho pensato subito alle crudeltà di oggi che assomigliano, non così concentrata come in quel posto ma dappertutto il mondo, questo mondo è malato di crudeltà, di dolore, di guerra, di odio, di tristezza e per questo sempre chiedo la preghiera che il Signore ci dia la pace». E per quanto riguarda l’Europa, ha detto che non può esserci futuro senza i suoi valori fondanti, i quali a loro volta hanno al centro la visione cristiana dell’uomo.