Scioperante ucciso davanti alla Gls Piacenza: news e ultime notizie live sull'incidente e la morte dell'operaio investito da un tir durante un picchetto Usb. Accuse e reazioni degli operai
Il caso dell’operaio egiziano 53enne ucciso nella notte poiché travolto da un tir mentre era coinvolto in un picchetto organizzato dal sindacato Usb continua a far discutere. Come riporta lagide.it emergono i primi contrasti nella ricostruzione di quanto realmente accaduto in quanto il procuratore di Piacenza avrebbe smentito una manifestazione in corso all’ingresso della Gls. E’ lo stesso procuratore ad affermare che l’autista 43enne, immediatamente arrestato, è poi stato successivamente rilasciato ed ora risulta essere indagato a piede libero per il reato di omicidio stradale. “Allo stato attuale delle indagini riteniamo che l’autista non si sia accorto di aver investito l’uomo che è stato visto correre da solo incontro al camion che stava facendo manovra. Per questo si è deciso di rilasciare l’autista che, tra l’altro, è anche risultato negativo ai test di accertamento per le sostanze stupefacenti e l’alcol”, avrebbe aggiunto in merito il capo della procura di Piacenza Salvatore Cappelleri.
Ha fatto molto clamore la notizia dell’uccisione dell’operaio egiziano 53enne la scorsa notte, travolto da un tir davanti alla ditta Gls di Montale, a Piacenza, dove era insieme ad altri colleghi durante un picchetto indetto dal sindacato Usb. L’autista del Tir, come riporta Agi.it, è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale. L’intervento della polizia si è rivelato indispensabile a placare la forte tensione che si è registrata dopo l’accaduto da parte degli altri manifestanti. Oggi, la rabbia a Piacenza è tanta. Ad intervenire sull’accaduto è stata anche il viceministro allo Sviluppo Economico, Teresa Bellanova, che sul social Twitter in mattinata ha scritto: “Non doveva accadere, vicina alla famiglia operaio deceduto. Responsabilità non restino impunite, nessuno può morire manifestando #Piacenza”. Il suo messaggio è stato prontamente retwittato dal premier Matteo Renzi, ma non sono mancati i commenti discordanti da parte degli utenti del social. Clicca qui per leggere il tweet ed i relativi commenti.
Lo scioperante ucciso a Piacenza, durante un picchetto del sindacato Usb davanti alla Gls azienda di logistica è divenuto in poche ore un caso clamoroso: l’operaio in sciopero con altri trenta colleghi, è stato investito da un tir con il conducente arrestato che ha rischiato di essere linciato dalla folla. L’agenzia Agi ha pubblicato da poco la versione della Procura di Piacenza che dista e di molto dai testimoni presenti sul luogo del tragico scontro: «durante la manifestazione, non era in corso un picchettaggio come successo altre volte nel corso di altre manifestazioni davanti alla Gls, per impedire l’uscita dei camion carichi di merce. Gli operai, una trentina, erano fuori in attesa degli esiti dell’incontro della delegazione sindacale con il presidente della ditta di logistica, che ha un importante hub a Piacenza, dove si chiedeva conto della mancata attuazione degli accordi recenti». Stando ai racconti degli agenti presenti fuori dalla Gls, in attesa c’erano diversi camion pronti a partire con la merce caricata: «A quel punto l’operaio egiziano si sarebbe staccato dal gruppo dirigendosi verso il primo camion in partenza, guidato da un uomo di 43 anni che, per cause da accertare, lo ha investito uccidendolo». La versione che dista da quanto raccontati dai colleghi dell’operaio ucciso non ha fatto che esacerbare gli animi, con nelle prossime ore un nuovo comunicato Usb che proverà a contestare quanto raccontato dalla Procura di Piacenza.
Grave fatto di cronaca alla Gls di Piacenza, dove un operaio scioperante è stato travolto e ucciso ieri sera durante un picchetto organizzato dal sindacato Usb. 53 anni, egiziano, stava picchettando davanti alla nota azienda di logistica, la Gls, quando all’improvviso è stato travolto dal tir in arrivo. Il conducente, riporta l’Ansa, ha rischiato il linciaggio ed è stato salvato dalla polizia che è arrivato per arrestarlo: gli agenti erano infatti presenti visto il picchetto organizzato per scioperare contro l’azienda di logistica. Grave l’accusa che viene fatta da un sindacalista Usb, Riccardo Germani, all’Ansa: «l conducente del camion che ha travolto e ucciso il nostro lavoratore e’ stato incitato a forzare il picchetto da un addetto vicino all’azienda. Gli urlavano, “parti, vai!” e quello è partito investendo il nostro aderente». Ora saranno i poliziotti a dover indagare sul fatto increscioso avvenuto contro questo operaio scioperante che lascia moglie e 5 figli: bisognerà chiaramente stabilire se sia stato vero il forzare volutamente il blocco o se invece si sia trattato di un tragico incidente. Intanto è durissimo il comunicato di Usb contro l’azienda Gls: «Proprio durante azione di sciopero, un lavoratore, padre di 5 figli e impiegato nell’azienda dal 2003, è stato assassinato, sotto lo sguardo degli agenti di polizia da un camion in corsa che ha forzato il blocco. La testimonianza dei ricatti e dei soprusi che subiscono i lavoratori della logistica».