Il giallo di Daniela Sanjuan è tutt’altro che risolto, dopo la conferma che i resti rinvenuti nel boschetto poco distante dalla comunità Piccolo Carro di Bettona, in provincia di Perugia, sono proprio i suoi. Con questa importante novità, giunta a distanza di tre anni dal ritrovamento dei resti, la famiglia della giovane scomparsa a 14 anni nel 2003 finalmente riesce ad avere le prime risposte, ma occorre ancora capire se la ragazzina fu uccisa, e soprattutto da chi. E’ un giallo, quello di Daniela Sanjuan, finora sempre caratterizzato da alcuni aspetti oscuri, a partire dalle tante segnalazioni infondate, realizzate forse per depistare gli inquirenti che indagavano. L’ultima novità importantissima, giunta lo scorso mercoledì nel corso della trasmissione Chi l’ha visto, è relativa proprio alla comunità che ospitava Daniela e che non era autorizzata, per legge, ad accogliere minori. E’ quanto emerge da un documento del Comune con il quale si nega l’autorizzazione, ignorata totalmente dalla struttura che continuò comunque ad ospitare minori, come nel caso della Sanjuan. A tal proposito, dopo essere rimasta senza parole nell’apprendere l’importante novità, la madre della ragazzina morta ha ribadito come sarebbe stato di gran lunga meglio tenere con sé, in casa, Daniela piuttosto che affidarla alla comunità dove avrebbe poi trovato la morte in circostanze ancora poco chiare.
La storia di Daniela Sanjuan torna ad essere protagonista in televisione, dopo Chi l’ha visto oggi è il turno di Storie Vere, il programma mattutino di approfondimento sulla cronaca condotto da Eleonora Daniele. La ragazzina scomparsa a 14 anni di una ragazza di origini argentine, con una storia difficile alle spalle di contesti familiari complessi, ha purtroppo avuto un mezzo epilogo qualche giorno fa quando i resti di questa ragazza scomparsa ormai 13 anni fa dalla comunità Piccolo Carro di Bettona dove soggiornava per via di questi particolari problemi familiari e personali, sono stati trovati in un bosco vicino alla stessa comunità in provincia di Perugia. Rimane il dubbio di come Daniela Sanjuan sia morta e di chi l’abbia uccisa. La madre ha sottolineato durante un’intervista, riporta NewNotizie.it, che all’epoca alla famiglia era stato vietato avvicinarsi alla comunità. “Non sapevamo nemmeno se mia figlia dormiva, stava bene”, riferisce, “come era questa struttura in cui era ospitata. Non si poteva entrare”. Rimane anche dubbioso il perché la sorella Ester ed Anna, la madre di Daniela Sanjuan, non siano state avvisate già tre anni fa, quando i resti della ragazzina sono stati ritrovati». Il mistero rimane e forse dall’Argentina, dove la ragazza passò un breve periodo prima di ritornare nella comunità, ci potrebbero essere delle novità: lì rimase col padre e con i nonni per qualche tempo ma tornando in Italia la sua personalità venne del tutto cambiata. Cosa è successo là, in quelle terre, per farla tornare così? Gli inquirenti dopo il ritrovamento dei resti di Daniela potrebbero avviare una seconda indagine sui luoghi della sua permanenza in Argentina: resta da capire se vi saranno sviluppi reali o se invece si tratterà solo di un’ipotesi. Purtroppo per la famiglia il dramma resta: Daniela Sanjuan è scomparsa da troppo tempo e ora pare che quei resti siano proprio i suoi. Il dolore resta grande.