L’apertura di una voragine di 14 metri di diametro sotto uno stabilimento di feritlizzanti negli Usa ha provocato la fuoriuscita di 980 milioni di litri di acqua radioattiva all’interno di una falda che rifornisce di acqua potabile lo stato della Florida. A riportarlo è Il Corriere della Sera, secondo cui il buco si sarebbe aperto sotto un cumulo di materiale di scarto tra cui era anche presente del fosfogesso, una sostanza radioattiva che deriva dalla produzione del fosfato. Il materiale di scarto proverrebbe in particolare da uno stabilimento della Mosaic, la più grande azienda produttrice di fosfati al mondo che ha scoperto la voragine il 27 agosto a Mulberry grazie ad un suo operaio. A detta dell’azienda è molto probabile che le sostanze radioattive abbiano raggiunto le falde acquifere della Florida che, come detto, riforniscono di acqua potabile milioni di cittadini; e proprio dalla popolazione si denota uno stato di grande diffidenza, con molte persone che preferiscono bere dalle bottiglie, al netto delle rassicurazioni della società che ha affermato che l’acqua contaminata non ha raggiunto le abitazioni private poiché molto lenta negli spostamenti, definendo la situazione “sotto monitoraggio e sotto controllo” grazie al lavoro degli operai impegnati nel tentativo di risucchiare l’acqua con alcune pompe aspiratrici. Jacki Lopez, il direttore del Center for Biological Diversity, ha ammesso:”È difficile fidarsi visto che hanno mantenuto il segreto per tre settimane”, ma dal canto suo la Mosaic replica dicendo di aver avvisato immediatamente dell’accaduto le autorità statali e federali.