Risale a poco più di un mese fa il primo interrogatorio a Piter Polverini, il 24enne arrestato con l’accusa di aver ucciso Katia Dell’Omarino. Secondo quanto emerso dal sito Arezzonotizie.it, la prima volta che fu sentito dagli inquirenti fu il 20 agosto scorso. La sua versione destò sin da subito non pochi dubbi. Secondo gli inquirenti fu troppo dettagliato per poter essere vero. Dopo le sue dichiarazioni gli fu prelevato il Dna per un confronto con il profilo genetico di “Ignoto 1”. La conferma è arrivata lo scorso 26 agosto e da allora e fino al 16 settembre scorso, giorno dell’arresto, Piter Polverini è stato tenuto sotto stretta sorveglianza. Ad avvalorare l’ipotesi che fosse proprio il 24enne il killer di Katia Dell’Omarino, anche le numerose testimonianze e le immagini delle telecamere che immortalarono il ragazzo e la sua auto, sulla quale quasi certamente è stato consumato l’omicidio.
Dallo scorso venerdì, il giallo sul delitto di Katia Dell’Omarino ha subito una svolta importante quanto decisiva in seguito all’arresto di Piter Polverini, 24enne di San Giustino accusato di aver ucciso la 41enne di Sansepolcro nella notte tra l’11 ed il 12 luglio scorso. Sono serviti due mesi agli inquirenti, prima di chiudere il cerchio attorno al delitto della donna trovata cadavere ai margini del torrente Afra. Nella giornata di ieri la difesa di Polverini formata dagli avvocati Roberta Blasi e Mario Cherubini ha incontrato il giovane nel carcere di Arezzo per iniziare a studiare la linea difensiva. Domani, invece, come rivela Arezzonotizie.it, si svolgerà l’interrogatorio di garanzia al cospetto del gip. Piter Polverini confesserà il delitto di Katia Dell’Omarino oppure si avvarrà ancora una volta della facoltà di non rispondere? Ricordiamo infatti che dopo il suo fermo il ragazzo ha ammesso di essere stato lui ad uccidere la 41enne. Confessione, tuttavia, non valida in quanto avvenuta in assenza del suo avvocato. Al cospetto del pm e della sua difesa, in un secondo momento ha deciso di non rispondere alle domande. Al momento, come riporta il sito di notizie locale, l’accusa a carico di Piter Polverini è di omicidio volontario e per questo potrebbe rischiare fino a 21 anni di carcere (14 in caso di rito abbreviato). Il gip del Tribunale di Arezzo, intanto, ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla custodia cautelare in carcere per il 24enne asserendo: “E’ pericoloso e può reiterare altri reati gravi”.