Per la prima volta dal 1983, viene aggiornato con nuove norme il Regolamento della Consulta Medica della Congregazione delle Cause dei Santi. Lo ha approvato oggi, su mandato del papa, il cardinale segretario di Stato Parolin. In un articolo pubblicato oggi sull’Osservatore Romano monsignor Bartolucci spiega che il nuovo testo “si ispira al precedente Regolamento approvato dal Beato Paolo VI, il 23 aprile 1976. Oltre all’adeguamento linguistico e procedurale, sono state introdotte alcune novità”. Nel dettaglio ecco le novità introdotte. Un caso di presunto miracolo non potrà essere riesaminato più di tre volte, a differenza di quanto succedeva fino a oggi; la maggioranza qualificata richiesta per procedere a ulteriore riesame dovrà essere di 5/7 o di 4/6; tutti coloro coinvolti nella causa, dal promotore ai postulatori, dai periti al tribunale, dovranno essere tenuti al segreto più completo. Infine cambia anche la modalità di pagamento: i compensi ai periti potranno essere fatti solo tramite bonifico e non più in contanti con ricevuta. Monsignor Bartolucci spiega: “I miracoli, che essi ottengono con la loro intercessione, sono il segno della presenza di Dio nella storia e, allo stesso tempo, sono la conferma ex alto della loro santità, espressa prima di tutto nell’esercizio eroico delle virtù cristiane o nel martirio. Da sempre la Chiesa è convinta che nei miracoli dei santi c’è il ‘dito di Dio’, che ratifica, se così si può dire, il giudizio umano sulla loro santità di vita. Questa visione fa parte del sentire della Chiesa ed è stata ripetutamente ribadita dal magistero ordinario fino ai pronunciamenti di Benedetto XVI e di Papa Francesco. E’ storicamente certo che i miracoli sono stati sempre un argomento decisivo per la canonizzazione dei Servi di Dio”.