La tragedia in volo in seguito all’aereo precipitato in Macedonia ha destato molto scalpore soprattutto per il coinvolgimento di sei persone, tutte italiane, rimaste vittime. Il Piper era partito da Treviso alle 14:00 e sarebbe dovuto atterrare Pristina ma, come riporta Ansa.it, sarebbe precipitato prima di uno scalo tecnico. A fornire le prime notizie sull’accaduto è stato Mitko Ciavkov, direttore dei servizi di sicurezza macedoni. L’aereo sarebbe scomparso dal controllo dei radar dell’aeroporto di Skopje, dove era previsto uno scalo tecnico per fare rifornimento di carburante, intorno alle 17:40. Al momento dell’incidente, le condizioni meteo erano avverse. Intanto giungono le prime testimonianze da parte di alcuni abitanti di villaggi vicino a Veles, in Macedonia, i quali hanno riferito di aver udito un forte boato seguito da un’esplosione e di aver visto fiamme e fumo denso. Secondo altri testimoni, citati dai media macedoni, hanno rivelato di aver visto l’aereo poi precipitato in fiamme ancora prima dello schianto al suolo. L’assenza di scatole nere su questo tipo di mezzi renderà più difficile l’individuazione delle cause.
Sono sei le vittime italiane dell’incedente che ha visto protagonista un aereo precipitato in Macedonia. Il velivolo, un Piper PA 34 Seneca, era partito ieri alle 14:00 dalla pista di Treviso in direzione Pristina (Kosovo) dove si sarebbe dovuta svolgere una manifestazione in vista del primo anniversario di fondazione di un aeroclub nato in collaborazione con la Scuola di Volo Asd Treviso. Le vittime sono esattamente il presidente dell’Aeroclub, Francesco Montagner, il vicepresidente Dario Bastasin ed il responsabile amministrativo Luca Dalle Mulle. A bordo anche Angelo Callegari e Ilaria Berti, entrambi veneti e Visar Degaj, un italiano di origine kosovara. Come evidenzia l’agenzia Ansa, da questa mattina presso la sede dell’Aeroclub è un flusso continuo di soci e conoscenti delle vittime tutte coinvolte nell’incidente dell’aereo precipitato in Macedonia. Sebbene non siano stati evidenziati problemi al velivolo prima del decollo, occorrerà attendere l’esito delle perizie che la magistratura locale vorrà disporre prima di accertare le cause della tragedia, in assenza di una scatola nera non prevista per apparecchi di questo tipo.
Sono morti sei italiani nella disgrazia dell’aereo precipitato in Macedonia. Il Piper era partito da Treviso ed era diretto a Pristina: è precipitato prima di uno scalo tecnico in Macedonia. Le sei vittime sono i cinque passeggeri più il pilota, Francesco Montagner, presidente dell’Associazione dilettantistica sportiva Aeroclub Treviso. Con lui, come riporta La Repubblica, c’erano anche il vicepresidente dello stesso Aeroclub, Dario Bastasin, Luca Dalle Mulle, Angelo Callegari, Ilaria Berti e Visar Degaj, un kosovaro con cittadinanza italiana. Secondo quanto riferito dal comitato macedone che si occupa di indagini su incidenti aerei, l’aereo precipitato in Macedonia era diretto a Pristina con altri due velivoli simili per partecipare all’inaugurazione di un Aeroclub nella capitale del Kosovo. Il Piper era partito dall’aeroclub di Treviso ieri alle 14 ed è scomparso intorno alle 17.40 al controllo dei radar dell’aeroporto di Skopje, dove era previsto uno scalo tecnico per fare rifornimento di carburante. Secondo le testimonianze degli abitanti dei villaggi vicini al luogo della sciagura ci sarebbe stata un’esplosione a bordo. Sull’aereo precipitato in Macedonia la procura generale macedone ha aperto un’inchiesta.