Proseguono le indagini in merito alla morte di Ciro Ciocca, lo studente Erasmus di 21 anni che si sarebbe tolto la vita in Francia. Al momento la Procura di Campobasso ha aperto un’indagine per istigazione al suicidio contro ignoti e insieme ai Carabinieri del capoluogo molisano si è proceduto oggi a sentire parenti ed amici del ragazzo. L’obiettivo, come rivela isernianews.it, è riuscire a comprendere quali siano state le motivazioni dietro il triste gesto compiuto da Ciro Ciocca. In base a quanto rivelato da Ansa, il 21enne era apparso rammaricato in seguito al non superamento di un esame universitario al quale si era sottoposto lo scorso luglio. Eppure, sebbene fosse un ragazzo molto sensibile, ci sono dubbi sul fatto che possa essere questa la causa dietro il gesto di Ciro di togliersi la vita. Domani, intanto, amici e parenti di Ciro saranno a Campobasso in occasione dell’ultimo saluto: il funerale del giovane è previsto alle ore 11:00.
E’ drammatica la fine di Ciro Ciocca, lo studente Erasmus morto suicida in Francia, sebbene per la famiglia e gli amici la vicenda appaia ancora ricca di ombre. Secondo quanto riportato dal sito IlgiornaledelMolise.it, domani si svolgeranno i funerali del giovane studente appena 21enne. La cerimonia funebre è in programma alle ore 11:00 presso la Chiesa di San Pietro Apostolo, a Campobasso. La procura della città, intanto, prosegue la sua strada già annunciata ieri, con l’apertura di un fascicolo per istigazione al suicidio, sebbene sia attualmente contro ignoti. Secondo quanto emerso dalle indagini portate avanti dalla polizia francese, il giovane Ciocca si sarebbe inferto diverse coltellate lo scorso 2 settembre. Trasportato vivo in ospedale, lo scorso 6 settembre si sarebbe allontanato dal reparto di nefrologia dell’ospedale di Rouen dove un poliziotto lo avrebbe visto in piedi sul cornicione. Tuttavia, l’agente presente in cortile non sarebbe riuscito a dare l’allarme in tempo in quanto Ciro si sarebbe buttato giù dopo pochi attimi.
Il caso di Ciro Ciocca subisce ancora una volta un improvviso colpo di scena, sempre più drammatico per la famiglia del povero studente italiano morto in Francia, a nord di Parigi nella cittadina di Rouen. Le prime notizie davano Ciro Ciocca, appena arrivato in Erasmus in Francia, accoltellato dopo una rapina, mentre poi ieri era stata data la notizia del suicidio, visto che pareva fosse stato lui ad autoinfliggersi le ferite di coltello. Oggi l’Ansa invece riporta l’ultima novità dalla Francia: il ragazzo si è sì autoinferto le ferite, poi però trasportato vivo in ospedale, si sarebbe gettato dal balcone della struttura perdendo così la vita definitivamente. Un dolore enorme soprattutto perché inatteso da tutti, amici e famigliari: era rammaricato per non aver passato un esame ma questo non giustificherebbe un fatto del genere. Come riporta l’agenzia in collegamento dalla Francia, «Il procuratore della Repubblica Armando D’Alterio ha aperto un fascicolo contro ignoti per l’ipotesi di istigazione al suicidio. I magistrati hanno chiesto l’assistenza giudiziaria per un coordinamento dell’inchiesta insieme con la magistratura d’Oltralpe». Un dolore enorme per una fine, quella di Ciro Ciocca, davvero misteriosa…
E’ forte il dolore per la famiglia di Ciro Ciocca, lo studente di 21 anni morto ieri in seguito ad una tragedia avvenuta fra il 2 ed il 3 settembre scorsi. L’iniziale convinzione che si trattasse di una rapina finita male, come era stata definita sui social, è sfociata invece in tutt’altro. Ciro Ciocca, secondo le ultime indagini della Polizia francese, si sarebbe suicidato. Il giovane era appena arrivato nel Nord della Francia per affrontare l’Erasmus e non era la prima volta che tentava il suicidio. Appena sette giorni prima la famiglia era dovuta accorrere in suo aiuto, ma questo non ha impedito a Ciro Ciocca di provare ancora a farla finita. Nella notte del 3 settembre, il fratello della vittima, Gianluigi Ciocca, ha mostrato in particolare il proprio dolore tramite Facebook, sottolineando che una tragedia simile non avrebbe dovuto toccare proprio a Ciro. “Ti prego Dio se esisti davvero fai qualche cosa!”, scrive il ragazzo, a cui hanno risposto allarmati numerosi contatti. Gianluigi ha cercato poi disperatamente, sempre tramite social, “una persona che parla il francese, che sappia tenere un dialogo di alti livelli”, sottolineando come non fosse un gioco o una presa in giro. Nel primo pomeriggio la notizia si era già diffusa in tutto il paese, in quella Ariccia in provincia di Campobasso in cui Ciro Ciocca era conosciuto davvero da tutti. “Che strana cosa è la vita!”, scrive ancora Gianluigi, a cui si aggiungono diversi messaggi di solidarietà da amici e parenti. “Incredibile e soprattutto inaccettabile”, afferma invece Danilo Leva, il deputato del Pd al Parlamento. Una vicenda che lascia molti punti oscuri, ma che per le autorità francesi è già chiusa. Per l’Italia no. Il Paese, la famiglia di Ciro Ciocca vuole sapere che cosa è successo realmente.