Arriva il cordoglio del sindaco del capoluogo toscano per la morte di Mario Spezi, il cronista del Mostro di Firenze. Dario Nardella, come riporta Nove da Firenze, ha infatti dichiarato: “Ci lascia un bravo professionista che ha lavorato per una vita a Firenze e che ha dedicato al suo lavoro passione e dedizione fino all’ultimo. Spezi ha seguito fin dall’inizio il tragico caso del ‘mostro’ di Firenze, da giornalista e poi anche da scrittore”. Il sindaco Nardella ha poi rivolto un pensiero ai familiari di Mario Spezi: “Alla famiglia giungano le condoglianze mie personali e della città”. Mario Spezi è morto nel capoluogo toscano dopo una lunga malattia. Oltre alle inchieste sul Mostro di Firenze, Spezi è stato autore di numerosi romanzi e saggi, tra cui un libro scritto con il giornalista americano Douglas Preston intitolato “Dolci colline di sangue”.
E’ morto oggi Mario Spezi, il giornalista autore delle inchieste sul Mostro di Firenze. Spezi aveva 71 anni e si è spento nel capoluogo toscano. Era nato a Sant’Angelo in Vado, in provincia di Pesaro-Urbino ma la sua carriera si è svolta a Firenze. Mario Spezi è stato cronista di giudiziaria e poi delle pagine culturali del quotidiano La Nazione dal 1975. Si è occupato a lungo del caso del Mostro di Firenze, gli otto duplici omicidi avvenuti nelle campagne del capoluogo toscano tra il 1968 e il 1985. Più recentemente Mario Spezi si è occupato dell’omicidio di Meredith Kercher. Proprio per le sue inchieste sul Mostro di Firenze è stato anche in carcere per 23 giorni nel 2006, un momento della vita del giornalista che il suo storico avvocato Alessandro Traversi ricorda così su La Repubblica: “Un arresto vergognoso, tutte le accuse si sono sempre sciolte come neve al sole, temo però che quella drammatica esperienza in carcere sia stata deleteria per la sua salute”.