SARAH SCAZZI / News, motivazioni sentenza: Michele Misseri scrive alla madre della 15enne uccisa (Pomeriggio 5, oggi 9 settembre 2016)
Sarah Scazzi, ultime news: retroscena clamorosi sul delitto di Avetrana sono emersi dal documento contenente le motivazioni della sentenza di condanna di Sabrina e Cosima.

La trasmissione Pomeriggio 5 torna ad occuparsi anche nella nuova puntata del caso di Sarah Scazzi, la ragazzina 15enne di Avetrana uccisa il 26 agosto 2016 e per il cui delitto sono state condannate in primo e secondo grado all’ergastolo Sabrina Misseri e Cosima Serrano. Secondo i giudici, come scritto nel documento delle motivazioni della sentenza di condanna depositato nei giorni scorsi, le due donne sarebbero colpevoli di aver ucciso Sarah Scazzi in un raptus. Anche oggi, la trasmissione sarà in collegamento da Avetrana ed esattamente dal punto in cui la ragazzina sarebbe stata sequestrata da Cosima e Sabrina e portata nella loro abitazione di Via Deledda dove poi sarebbe stata uccisa. Nel corso della soap opera Cherry Season che anticipa la nuova puntata di Pomeriggio 5, nel sottopancia in sovraimpressione è stato inoltre anticipato un altro aspetto legato alla vicenda di Sarah Scazzi e che probabilmente sarà affrontato nel corso di Pomeriggio 5. Michele Misseri, che finora non ha commentato le motivazioni della sentenza, avrebbe scritto una lettere a Concetta Serrano, sorella della moglie Cosima e madre della nipotina uccisa.
Non parla Michele Misseri delle motivazioni della sentenza dell’omicidio di Sarah Scazzi. Nei giorni scorsi i giudici hanno depositato infatti le motivazioni della sentenza con la quale nel 2015 la Corte d’assise d’appello di Taranto ha confermato la condanna all’ergastolo per l’omicidio di Sarah Scazzi per Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano: la cugina e la zia della vittima sono state infatti ritenute colpevoli del delitto. L’omicidio di Sarah Scazzi continua a far discutere dopo sei anni dal quel 26 agosto 2010 quando la 15enne di Avetrana, in provincia di Taranto, fu uccisa. La trasmissione di Canale 5 Pomeriggio 5, condotta da Barbara D’Urso, ha cercato di contattare Michele Misseri, zio di Sarah Scazzi, ma l’uomo si è ormai barricato nella sua casa di Avetrana e a proposito degli ultimi sviluppi del caso, ha dichiarato: “Non voglio parlare perché adesso siamo in fase di motivazioni”. Del delitto di Sarah Scazzi parlerà stasera anche la trasmissione Quarto Grado che ritorna su Rete 4 per la conduzione anche qust’anno di Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero.
La nuova stagione della trasmissione Quarto Grado ripartirà, tra i tanti casi, anche dall’omicidio di Sarah Scazzi. Nel corso della prima puntata di questa sera, in onda come sempre su Rete 4, i due conduttori, Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, torneranno ad aggiornate i telespettatori sul delitto di Avetrana con le ultime novità legate al contenuto delle motivazioni della sentenza che ha condannato all’ergastolo Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia di Sarah Scazzi ed accusate dell’omicidio volontario e del sequestro della 15enne. Alcuni passaggi shock del lungo documento di 1260 contenente le motivazioni dei giudici, sono stati resi noti dal settimanale Giallo. Si tratta di un documento importante, all’interno del quale emergono alcuni retroscena clamorosi tra cui il vero movente alla base dell’atroce delitto di Sarah Scazzi, che si consumò il 26 agosto 2010. Sabrina Misseri è ormai noto come nutrisse nei confronti della cugina un forte rancore strettamente legato alla sua passione per Ivano Russo, giovane con il quale l’ex estetista aveva avuto una relazione amoroso poi interrotta. Come riporta il settimanale diretto da Andrea Biavardi, poco prima del delitto Sabrina Misseri aveva confessato a Sarah Scazzi di essere stata respinta da Ivano. Il giovane, nello specifico, aveva respinto un suo approccio di natura sessuale. La confessione, la giovane vittima non la tenne per sé ma la rivelò al fratello Claudio e dopo poco l’intera Avetrana venne a conoscenza di questo pettegolezzo che portò alla rottura tra Sabrina e Russo. In merito hanno riportato i giudici nelle motivazioni: “Non vi è dubbio alcuno, quindi, che la frustrazione per un sentimento non corrisposto, il senso di inadeguatezza per il proprio aspetto e di umiliazione per essere stata respinta dopo essersi “offerta”, episodio peraltro divenuto nel gruppo di dominio pubblico, uniti al sentimento di gelosia con il quale Sabrina Misseri guardava ogni ragazza che si relazionava con Ivano, abbiano finito per incrinare anche il rapporto con Sarah”. Responsabile della morte della ragazzina appena 15enne, tuttavia, non fu solo la giovane Misseri ma anche la madre Cosima Serrano, in carcere e condannata in primo e secondo grado all’ergastolo per l’omicidio volontario premeditato della nipote. Fu lei, secondo quanto emerso dalle motivazioni, che il giorno in cui Sarah Scazzi fu uccisa, costrinse la nipote a salire in auto ed a tornare nella villetta di Via Deledda da dove era andata via, e nella quale si consumò poco dopo il terribile delitto.
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