-Scuole chiuse in tutta Italia con migliaia di studenti a casa vista l’impossibilità di riscaldare adeguatamente le aule di diversi istituti. Ad essere interessata dal problema è stata addirittura la Capitale, e a finire nell’occhio del ciclone non poteva che essere Virginia Raggi, l’attuale sindaco di Roma. L’esponente del Movimento Cinque Stelle, come riportato dall’Ansa, ha comunque assicurato che questo problema non si ripeterà il prossimo anno:”Voglio sottolineare che siamo intervenuti subito chiedendo la pre-accensione degli impianti. Abbiamo mandato i tecnici dove si erano verificati blocchi e abbiamo scoperto che le caldaie erano vecchie e non c’è stata manutenzione, una situazione devastante ignorata per anni. Abbiamo subito chiesto che tutti i Municipi siano dotati di una copia delle chiavi di tutti gli istituti affinché si possa intervenire anche in assenza del custode, e stiamo intervenendo per programmare l’accensione anticipata in caso di chiusura prolungata degli istituti. Questa programmazione – ha chiosato la sindaca – non era mai stata fatta, lo abbiamo scoperto in questa occasione, ma siamo certi che questo problema, che comunque ha riguardato 60 scuole su 1.100, dal prossimo anno non si ripeterà”.
Emergenza scuole chiuse in molte regioni d’Italia a causa dell’ondata di maltempo che rende necessaria la presenza di un adeguato impianto di riscaldamento negli istituti. Una situazione complicata è quella vissuta a Chieti, dove il caso sta diventando politico. Come riportato da Chieti Today, infatti, il consigliere d’opposizione Luigi Febo ha polemizzato contro la decisione del primo cittadino di sospendere le lezioni per tutta la settimana. Queste le sue parole:”Di eccezionale in queste giornate di rigido freddo invernale e di nevicate di poco sopra la media c’è solo la chiusura inoltrata e immotivata delle scuole cittadine”. Febo aggiunge che “a differenza degli studenti di Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo, dove tutti concordano che si è raggiunto il record mondiale di precipitazioni nevose, i nostri sono rimasti a casa. Capisco la chiusura delle scuole nelle cittadine costiere della nostra provincia dove davvero la neve può essere considerata un evento eccezionale e quindi prendere impreparate le amministrazioni. A Chieti, al contrario, la neve non è una cosa rara. Anzi. Né possiamo parlare di un evento imprevedibile”. Secondo la minoranza, insomma, il Sindaco Di Primio non ha agito per tempo per garantire la continuità scolastica di migliaia di alunni: polemica politica o verità, saranno i cittadini a stabilirlo.
Fa discutere a Messina la chiusura delle scuole per una settimana. Ieri si è parlato di 38 scuole chiuse per il mancato funzionamento del riscaldamento, ma il sindaco Renato Accorinti è intervenuto nelle ultime ore per fare chiarezza sull’intera vicenda. «C’è stato un errore del dirigente (del dipartimento edilizia scolastica, ndr): non sono 38 le scuole chiuse, ma solo 11. Vogliamo spiegazioni da lui, non può commettere questo errore e ho chiesto al direttore generale di intervenire» ha dichiarato il primo cittadino di Messina, secondo cui la chiusura comunque di 11 istituti è grave: «Sono comunque tante, perché è una follia non avere il riscaldamento». Il Comune di Messina è però al lavoro per garantire il riscaldamento in ogni scuola: il sindaco Accorinti ha assicurato l’esistenza di progetti esecutivi e garantito la manutenzione in quelle scuole che sono date di impianto di riscaldamento. L’ordinanza di chiusura delle scuole per sette giorni potrebbe però essere annullata «se le temperature dovessero aumentare». La situazione è in evoluzione anche a Messina.
Scuole chiuse in alcuni comuni del Molise anche oggi, per il sesto giorno consecutivo. I sindaci di Campodipietra, Cercemaggiore, Cercepiccola, Jelsi, Limosano, Roccavivara, San Giuliano del Sannio, Trivento, Pescolanciano e Agnone hanno deciso di sospendere le lezioni. Gli studenti non vanno, dunque, a scuola dal 22 dicembre scorso, ultimo giorno di lezione prima della pausa per le festività natalizie. La perturbazione artica non ha abbandonato il Molise e quindi le scuole vengono chiuse per maltempo. La pioggia e le temperature in rialzo hanno, però, permesso ieri di ripulire le strade dalla neve, ma questa tregua dovrebbe durare poche ore. Domani è, infatti, atteso un nuovo peggioramento: le previsioni meteo parlano di precipitazioni nevose anche a bassa quota fino ai primi giorni della settimana, per cui vi terremo informati sulla riapertura o meno delle scuole in Molise. Molto dipenderà, infatti, da come si evolverà la situazione dal punto di vista meteorologico nelle prossime ore.