La vicenda che ruota attorno al drammatico ferimento di Sissy Trovato, la giovane agente di polizia penitenziaria che ora lotta tra la vita e la morte, continua ad essere caratterizzata da molti lati oscuri. La 28enne originaria di Taurianova (Reggio Calabria), fu trovata in fin di vita davanti all’ascensore dell’ospedale civile di Venezia lo scorso 1 novembre, dopo essere stata gravemente ferita da un colpo di arma da fuoco alla testa, esploso dalla sua pistola di ordinanza. Si parlò sin da subito di un tentativo di suicidio, ma alla luce degli elementi misteriosi finora emersi, questa ipotesi da sempre smentita dalla sua famiglia appare sempre più lontana. In questi giorni, in attesa che Sissy Trovato possa finalmente riprendere coscienza e svegliarsi dallo stato di coma nel quale sarebbe precipitata da oltre due mesi, il settimanale Giallo ha rivelato le clamorose indiscrezioni sul caso della giovane Maria Teresa Trovato Mazza. A quanto pare, Sissy aveva ricevuto più di un procedimento disciplinare. “Qualcosa nel suo ambiente di lavoro la turbava”, scrive il settimanale diretto da Andrea Biavardi. Alla luce di questo stato di forte tensione, Sissy Trovato aveva addirittura confidato alla famiglia di aver scoperto un bacio tra una collega ed una detenuta, episodio che aveva prontamente denunciato. Non sono però noti i motivi dei contrasti sul lavoro, né si sa se qualcuno voleva farle realmente del male. Ciò che però appare strano nell’intera vicenda, è che il computer dell’agente di polizia penitenziaria attualmente in coma, non è mai stato sequestrato, così come la sua abitazione o la sua automobile. Il suo cellulare è stato rinvenuto solo due giorni dopo quello che è stato definito un presunto tentato suicidio. Alla luce dei nuovi elementi raccolti, aumentano naturalmente anche i dubbi della famiglia di Sissy Trovato. “C’è qualcosa che l’ha sconvolta quel giorno, ma non sappiamo ancora cosa sia successo”, hanno confidato i genitori della ragazza al settimanale Giallo. “Qualcuno forse l’ha attirata in una trappola?”: è questo l’atroce dubbio che da qualche tempo si è insinuato nella mente della famiglia di Sissy. Tante le stranezze che ruotano attorno alla vicenda, come ad esempio i vestiti indossati dalla 28enne il giorno del terribile ferimento e che, dopo essere stati consegnati ai genitori, risulterebbero perfettamente puliti, così come le scarpe. Nessuna traccia di sangue, dunque. Una stranezza che si aggiunge a quella dell’ascensore, dove è stato esploso il colpo di pistola, prontamente ripulito e mai messo sotto sequestro. Troppi i tasselli mancanti in una vicenda che continua a scuotere l’Italia intera in attesa che sia la stessa Sissy Trovato a poter riaprire gli occhi e raccontare la sua verità.