Un vero e proprio agguato è avvenuto nella serata di ieri, intorno alle 19:00, a Lamezia Terme a scapito di un fruttivendolo del posto, il 57enne Francesco Berlingieri. Ne dà notizie il sito QuiCosenza.it, secondo il quale l’uomo, titolare di un negozio di frutta e verdura, è stato ucciso davanti alla sua attività, in Via Fiume, con quattro colpi di pistola calibro 7.65. I colpi sarebbero stati esplosi a distanza ravvicinata da una persona a bordo di una moto, la quale dopo l’agguato si sarebbe dileguata imboccando la strada in direzione S. Eufemia. Nell’agguato mortale è rimasto ferito anche il nipotino di appena 10 anni, raggiunto alla gamba da un proiettile di rimbalzo. Sul posto sono immediatamente giunti gli agenti della Polizia e dei Carabinieri che hanno dato il via alle indagini. Stando alle prime ricostruzioni, la vittima, di etnia rom, sarebbe stata freddata mentre stava per scaricare le cassette di arance dal furgone parcheggiato proprio davanti al suo negozio. Secondo gli inquirenti, l’agguato di Lamezia Terme sarebbe maturato in seguito ad una vendetta che avrebbe a che fare con gli ambienti malavitosi rom della zona, anche se non vengono attualmente abbandonate le altre piste. Intanto, nella giornata di oggi sono giunte notizie confortanti in merito alle condizioni del nipotino del fruttivendolo, ricoverato nell’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme e giudicate sin da subito non gravi. Stando a quanto emerso dal sito Gazzetta del Sud, Antonio Marziale, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, dopo essersi messo in contatto con i sanitari avrebbe confermato le condizioni non particolarmente gravi del piccolo, “anche se la pallottola è ritenuta alquanto vicina a vasi sanguigni molto delicati”.