YLENIA BONAVERA/ E’ incinta, trasferita in casa famiglia. Il cambio di versione della ragazza (oggi, 23 gennaio 2017)

- La Redazione

Ylenia Bonavera è incinta: non torna a casa, ma viene trasferita in comunità. Continua a dichiararsi innocente il fidanzato Alessio Mantineo (23 gennaio 2017).

carabinieri_terrorismo_attentati_isis_1 Immagini di repertorio (LaPresse)

Il destino di Ylenia Bonavera, la giovane messinese data alle fiamme dall’ex Alessio Mantineo, ora in carcere, ed incinta al terzo mese, potrebbe cambiare in modo positivo. Non solo in seguito alla bella notizia della gravidanza, ma anche dopo il trasferimento in una casa famiglia, un ambiente decisamente a lei più consono e dove potrà ottenere l’aiuto di cui necessita. “Gli psicologi la stanno aiutando, ma ci vorrà tempo”, aveva detto qualche giorno fa la madre, Anna Giorgio, come rivela CorriereAdriatico.it. Il rapporto tra madre e figlia è caratterizzato da forti tensioni, anche in seguito alle diverse posizioni relative a quanto accaduto ad Ylenia, quasi certamente vittima delle violenze dell’ex. “Alla vicina e a sua zia ha detto subito che era stato Alessio. E anche a me, quando sono corsa in ospedale, all’inizio ha detto: ‘È stato lui'”, aveva raccontato la madre. Poi, non sarebbe tardato ad arrivare un repentino quanto ingiustificato cambio di versione da parte della 22enne. “Quando hanno arrestato il suo ex ha perso la testa”, aveva aggiunto la madre. La ragione, forse, potrebbe risiedere proprio nel bimbo che ora tiene in grembo e che potrebbe rappresentare il motivo di riavvicinamento e chiarimento anche con la madre.

Dopo le dimissioni di Ylenia Bonavera, giovane 22enne di Messina bruciata viva – secondo l’accusa – dall’ex fidanzato Alessio Mantineo, la vera notizia ha riguardato lo stato di gravidanza della ragazza. Una notizia che riaccende la speranza ma che, come evidenzia il portale Messina Magazine, se confermata potrebbe anche lasciar intravedere i rischi per il futuro nascituro e per la stessa madre. Se infatti Ylenia Bonavera fosse realmente incinta al terzo mese, come emerso dalle ultime notizie sul suo conto, la futura mamma ed il bimbo (o la bimba) che nascerà rischierebbero di intraprendere sin dall’inizio strade separate. Questo in seguito alle eventuali decisioni dei giudici minorili. Come evidenzia il portale, l’attuale quadro vissuto da Ylenia Bonavera, la espone ad elevati rischi, i più gravi quelli secondo i quali a decidere sul suo destino e su quello del nascituro possano essere solo i pubblici ministeri minorili, giudici del Tribunale dei minori, assistenti sociali, psicologi e altre istituzioni. Certamente, una prima soluzione a tale situazione potrebbe essere rappresentata da una riappacificazione tra Ylenia e la madre Anna Giorgio, entrambe ferme su due diverse posizioni in merito all’accaduto ed alle presunte responsabilità.

Il destino di Ylenia Bonavera, la ragazza bruciata viva a Messina, è ora nelle mani di una casa famiglia della provincia. E’ quanto emerge dal sito La Sicilia, che lascia intravedere uno spiraglio di vita e speranza, per lei e per il piccolo che da tre mesi ha in grembo. Questo potrebbe rappresentare anche il motivo per il quale la giovane 22enne finora abbia con forza difeso Alessio Mantineo, l’ex fidanzato (non tanto ex in fin dei conti) che secondo l’accusa le avrebbe gettato addosso un litro di benzina, dandole fuoco. Il giovane 25enne, ora in carcere, continua a professarsi innocente, sebbene ad incastrarlo ci siano diversi elementi, a partire da un video che lo immortalerebbe nell’atto di comprare la benzina che poco dopo avrebbe usato contro la donna, fino alle tante testimonianze di chi conosceva bene la coppia. Ylenia Bonavera, in realtà, pare abbia fatto a tutti il nome dell’ex tranne che agli inquirenti. Nel frattempo il difensore di Mantineo, l’avvocato Salvatore Silvestro, non avrebbe ancora chiesto al tribunale della Libertà di riesaminare la posizione del proprio assistito, ma per la Procura non ci sarebbero dubbi sulla sua colpevolezza.

Potrebbe concludersi in un lieto fine la tragica vicenda che ha visto al centro Ylenia Bonavera, la ragazza di Messina bruciata viva nel proprio appartamento presumibilmente dal fidanzato Alessio Mantineo. Un’accusa grave, che tuttavia la stessa protagonista e vittima ha sempre smentito. E così fra urla e negazioni, Ylenia Bonavera si è sottoposta ad un delicato intervento di chirurgia plastica ed è stata trasferita in provincia presso una casa famiglia, collegata ad una comunità che offre supporto alle donne vittime di violenza. A dare una svolta alla sua storia, la piccola vita che inizia a svilupparsi nel suo grembo e che le impone di pensare maggiormente non solo al futuro figlio o figlia, ma soprattutto a se stessa. Spesso la protezione infatti, sottolinea La Sicilia, non è un atto dovuto contro terze persone, ma persino per se stessi. In questi giorni, gli inquirenti stanno cercando di appurare inoltre se sia stata proprio la gravidanza di Ylenia Bonavera a spingere Alessio Mantineo a comprare della benzina presso un distributore vicino casa e tornare sui suoi passi con intenzioni non pacifiche. 

Continua a rimanere in carcere Alessio Mantineo, affermando con forza la propria innocenza in merito al tentato femminicidio ai danni della fidanzata Ylenia Bonavera. Rinchiuso nel penitenziario di Gazzi, ad incastrarlo sarebbero anche delle dichiarazioni fornite dalla stessa vittima, che avrebbe riferito a numerosi amici e conoscenti che fu proprio Mantineo a cercare di bruciarla viva. Fra questi anche una zia ed una vicina, come ha sottolineato la madre Anna Giorgio a Oggi, così come a lei stessa nel momento stesso in cui ha raggiunto l’ospedale in cui era ricoverata la figlia. “Quando hanno arrestato il suo ex ha perso la testa”, rivela, “Ylenia rifiuta la realtà e non vuol sentire ragioni”. Un atteggiamento evidente nelle molte interviste che Ylenia Bonavera ha rilasciato a trasmissioni come Pomeriggio 5, difendendo a spada tratta Alessio Mantineo. Dinamiche particolari e difficilmente perscrutabili, che spesso portano la vittima a creare un legame forte con il proprio carnefice. 





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