La scandalosa vicenda che ruota attorno alla figura di Don Andrea Contin, è stata affrontata oggi nel corso della trasmissione di Rai1, La vita in diretta. L’accento è stato posto proprio sulla differenza tra la questione morale – la Curia avrebbe intanto allontanato il prete dalla parrocchia di San Lazzaro a Padova – e penale – Contin è ora indagato per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione. Entrambe le questioni sono ancora al vaglio rispettivamente della Diocesi e degli inquirenti. Lo scandalo potrebbe ora coinvolgere anche altri religiosi, oltre a Don Roberto, sacerdote di una parrocchia vicina e già venuto alla ribalta in passato per un’altra vicenda. Il prete di Carbonara, infatti, era salito agli onori della cronaca (rosa, in quell’occasione) nel periodo che ha preceduto le nozze di Belen Rodriguez e Stefano De Martino. In quel frangente, il prete aveva gentilmente declinato l’invito a celebrare le nozze vip definendole un “carnevale mediatico”. Ora però, il suo nome comparirebbe insieme a quello di Don Andrea Contin nella denuncia shock resa ai Carabinieri dall’ex amante 49enne dell’ex prete dello scandalo. Anche Don Roberto, come ammesso dallo stesso in procura, avrebbe preso parte agli incontri a luci rosse organizzati dal Don del peccato. Eppure, mentre sono in corso le indagini, i parrocchiani di San Lazzaro si astengono da qualunque commento, pur sostenendo comunque Don Contin. E’ quanto emerge dalla testimonianza di un fedele del posto che all’inviata de La vita in diretta ha commentato: “Adesso è nell’onda del ciclone per un fattore giudiziario che non vogliamo commentare. Quello che vogliamo far conoscere alla gente sono le grandi opere che ha fatto in questo paese”. A quanto pare, Don Andrea Contin si era fatto molto amare nella parrocchia di San Lazzaro anche per la sua chiarezza. In un bollettino reso noto in paese, l’ex prete aveva rivelato in che modo spendeva i soldi dei fedeli. Per il restauro di facciate, porte e così via. Chi faceva le offerte, dunque, sapeva come veniva speso il proprio denaro. Ora, l’ultima parola da un punto di vista giudiziario spetterà agli inquirenti che dovranno verificare e confermare le accuse al momento mosse al prete dello scandalo.