Una terribile vicenda quella vissuta da Riccardo Reghenzani, praticante in uno studio di avvocati ed originario di Cassano Magnago. Il 34enne sarebbe stato infatti picchiato e ammanettato dalla Polizia russa mentre la fidanzata veniva rapita di fronte ai suoi occhi. Il movente sarebbe da ricondurre all’ostilità provata dalla famiglia della ragazza riguardo alla loro unione. Riccardo Reghenzani ha subito assunto un avvocato che possa permettergli di riabbracciare Ekaterina, strappatagli dalle braccia poco prima che riuscissero a convolare a nozze e coronare il loro sogno d’amore. Un sentimento nato a giugno e complice un viaggio in Thailandia che ha assunto la funzione di cornice rosa per la giovane coppia. La volontà dei due, sottolinea Reghenzani a Il Giorno, era di trasferirsi in Italia, ma la famiglia si era opposta a causa del divorzio di Ekaterina dal suo primo marito. “Un matrimonio che le era costato numerosi ricoveri in ospedale”, rivela, “diciamo per eccessivo stress”. L’uomo si sarebbe addirittura presentato in aeroporto la prima volta che il 34enne italiano ha raggiunto il suolo russo. La decisione di sposarsi nel Paese natio della ragazza doveva servire tra le altre cose a tranquillizzarla riguardo al suo passato e ad agevolare i visti successivi per il trasferimento in Italia. Il rapimento sarebbe inoltre avvenuto mentre si trovavano in un ufficio amministrativo per apporre la vidimazione sul passaporto di Riccardo Reghenzani. “Ho reagito, sono stato spintonato, aggredito e mi sono aggrappato alla portiera della macchina”, prosegue, tutto nel tentativo di permettere alla compagna di fuggire. Il tentativo è fallito nel momento stesso in cui è sopraggiunta sul posto la Polizia russa, che ha arrestato il 34enne italiano per via di una presunta aggressione denunciata dai familiari della ragazza.