L’uso dell’etilometro finisce nell’Anteprima di Report. Ogni puntata del programma di Raitre sarà aperta quest’anno da una mini-inchiesta volta a far luce su comuni aspetti della vita quotidiana. Per quella di oggi, lunedì 23 ottobre 2017, è stata scelta dunque quella realizzata da Antonella Cignarale per fare luce sullo strumento utilizzato in Italia dal 1990. La verifica dello stato di ebbrezza del conducente è infatti affidata esclusivamente all’etilometro. Si soffia nel tubo, quindi lo strumento rileva la concentrazione di alcol nell’aria espirata e fa i suoi calcoli per stabilire quanto ne sta scorrendo nelle vene. Ma questi calcoli sono sempre esatti? Il mondo scientifico nutre dei dubbi. Intanto in Italia solo nel 2016 sono stati 40mila i conducenti sanzionati per non aver rispettato le soglie alcolemiche stabilite dalla legge. La sanzione è giustamente severa, ma poi si scopre che molti automobilisti vengono assolti in giudizio o la fanno franca perché l’etilometro, quando viene effettuato il test, non era stato utilizzato correttamente. Quali sono allora le avvertenze? Come fa un guidatore a verificare che il test a cui è stato sottoposto è stato svolto in maniera adeguata?
“PER UN SOFFIO”, IL CASO ETILOMETRI A REPORT
L’uso dell’etilometro non sempre è corretto: su questo aspetto farà luce la puntata odierna di Report, che torna su Raitre. Il servizio è stato girato in provincia di Treviso. Le telecamere del programma hanno ripreso l’incontro in cui il perito Giorgio Macron ha effettuato per la prima volta in pubblico un test per verificare la funzionalità degli etilometri. Il perito di Valdobbiadene in quell’occasione ha riscontrato l’inaffidabilità della strumentazione per l’alcoltest, a partire da quella in dotazione alla Polizia locale. «Ne e` stato utilizzato uno soltanto perche´ un altro era in revisione e il terzo non funzionava per motivi tecnici», ricorda il consigliere M5S Andrea Bambace, promotore dell’incontro, come riportato da Il Gazzettino. Secondo il perito Marcon, l’etilometro dei vigili di Castelfranco «dovrebbe essere sequestrato e i vigili dovrebbero fare dei corsi di formazione per utilizzarlo». A settembre l’amministrazione ha finanziato l’acquisto di tre nuovi precuorsi etilometri, visto che quelli in dotazione «risultano usurati e abbisognano di urgenti manutenzioni», scrive il Comune, che ha speso tremila euro.