L’emergenza incendi non è ancora rientrata in Piemonte: continua a bruciare Val Susa. Le fiamme hanno raggiunto i 1.900 metri di quota, bruciando un centinaio di ettari di vegetazione. Due borgate minacciate dalle fiamme ieri sono state sgomberate, mentre oggi la situazione più critica è a Rubiana e Caprie dove è stata sgomberata un’altra cinquantina di persone e dove l’incendio continua a lambire alcune abitazioni, nonostante l’intervento dei vigili del fuoco. Sulla zona continuano ad agire due Canadair, ma complice la siccità le operazioni sono piuttosto complesse. Nel frattempo sono scoppiati altri due incendi, uno sulla collina Torinese, a Rivalba, e uno in alto Canavese, a Ribordone. Anche in questi casi, come riportato da Repubblica, la siccità unita al forte vento hanno alimentato lo sviluppo dei roghi che in poche ore stanno bruciando diversi ettari di bosco. «Per le Valli di Susa e Sangone è stata una giornata drammatica: a Caprie, Celle, Bussoleno, Giaveno, Rubiana e Trana sono bruciate, solo ieri, decine di ettari di boschi. I danni ambientali sono già rilevanti. E non è finita», l’allarme della Coldiretti Torino, attraverso le parole del presidente Fabrizio Galliati. (agg. di Silvana Palazzo)
INCENDIO VAL SUSA, EVACUATE ALCUNE CASE
Incendio in Val Susa, continua a bruciare la valle alpina situata nella parte occidentale del Piemonte. Il fuoco è divampato ieri a Bussoleno, con le fiamme che hanno raggiunto i 1.900 metri, raggiungendo Caprie e Rubiana. Bruciati ettari di vegetazioni, con i vigili del fuoco al lavoro nelle operazioni di spegnimento. Come riporta Repubblica, sono state evacuate a scopo precauzionale alcune case, con una donna che è stata portata in salvo in un casolare di Chianocco: i carabinieri per raggiungerla hanno dovuto attraversare una strada sterra circondata dalle fiamme. I pompieri sono impegnati per contenere l’avanzata delle fiamme, raggiungendo la zona bochiva con numerose squadre. L’odore di bruciato causato dall’incendio si percepisce anche nell’aria di Torino, con le forze dell’ordine che hanno utilizzato anche due Canadair e diversi elicotteri per contrastare il rogo nato ieri a Bussoleno. Il propagandarsi delle fiamme è stato favorito dalla siccità, che ha raggiunto livelli record nel periodo autunnale.
IL SINDACO: “SITUAZIONE MOLTO CRITICA”
Sulla vicenda è intervenuta anche Anna Maria Allasio, sindaca di Bussoleno: “La situazione è molto critica perché il paese è stato invaso dal fumo, ma soprattutto il fronte del fuoco ha raggiunto due borgate con una cinquantina di abitanti. Stiamo aspettando che arrivino altri due Canadair perché sennò la situazione si fa davvero pericolosa”. Una situazione preventivata, con lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi in vigore già dal 10 ottobre 2017. I vigili del fuoco sono al lavoro anche in altre zone per contenere il propagandarsi delle fiamme: Rubiana nel Torinese, Pietraporzio e Sambuco nel Cuneese. In quest’ultimo paesino, una donna anziana è stata provvidenzialmente tratta in salvo dalle fiamme dai carabinieri. Come sottolinea la Regione Piemonte, a meno di centro metri dalla zona boschiva sono vietate azioni che possano potenzialmente causare innesco di incendino: accendere fuochi d’artificio, fumare, lasciale veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore, forze dell’ordine al lavoro per contrastare gli incendi in Val Susa.