La scuola è stata la causa della sua trasformazione da musulmana a europea. Dice così una 14enne originaria del Bangladesh in una intervista pubblicata oggi sul quotidiano Repubblica. Se davvero è così, finalmente la scuola si dimostra quello che dovrebbe sempre essere, educazione alla libertà. La giovane infatti era vessata dai genitori che le rimproveravano di rifiutare i dettami estetici e non solo dell’islamismo più ortodosso: velo in testa, divieto di indossare il costume da bagno al male, frequentare un ragazzino italiano. Per questo ultimo motivo la madre le urlava di “essere una puttana che vuole solo andare a prostituirsi”. Poi la scoperta che era già stata data in sposa a un giovane del Bangladesh.
A scuola i suoi compagni la sostenevano, le facevano coraggio dicendole di liberarsi da quei divieti, spiegandole che era possibile recarsi alla polizia a chiedere aiuto. Ma l’estate scorsa, quando è andata al mare e una amica le ha prestato il suo bikini indossandolo, un connazionale l’ha vista e l’ha filmata con il cellulare. Per questo motivo è stata picchiata. Picchiata anche perché un altro connazionale l’ha filmata per strada mano nella mano con il fidanzatino. Non ce l’ha più fatta, è andata alla polizia e ha denunciato tutto. Adesso vive nascosta in una casa famiglia. La decisione di raccontare tutto alle forze dell’ordine quando ha capito che con la scusa della nonna malata i suoi genitori volevano riportarla in Bangladesh per il matrimonio. Racconta che il suo desiderio è solo finire gli studi e poter vivere come una vera italiana. Ma quante di queste ragazzine che vivono in Italia subiscono senza il coraggio di denunciare i genitori?