Più che una sfida sta diventando una vera e propria moda, quella che si sta diffondendo in Francia, dove però già si segnalano le prime vittime. Si chiama “train surfing” ed è l’ennesima Challenge che viaggia via social e che coinvolge giovani incoscienti, i quali si filmano mentre sono appesi sui tetti dei vagoni in corsa per poi postare il loro folle video sul web. L’ultima vittima di questa ultima tendenza choc ha soli 16 anni: stando a quanto racconta Il Messaggero, la terribile vicenda si sarebbe svolta alla stazione della metro Bir-Hakeim, linea 6, proprio sotto la Tour Eiffel. Mentre gli amici lo riprendevano, il giovane con due salti sarebbe riuscito a salite in cima al tetto del vagone, sotto lo sguardo della gente che attendeva lungo il marciapiede. La metro parigina avrebbe preso subito velocità ma il 16enne, a quanto pare, non aveva calcolato tutto, a partire dal tetto basso della stazione in quel punto, costruito in vetro e metallo e che lo avrebbe ucciso in un attimo. La tragedia si è consumata lo scorso martedì sera, con uno schianto che ha ovviamente provocato la morte sul colpo del ragazzino.
CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE CONTRO IL “GIOCO” MORTALE
La vittima dell’ennesima folle moda che corre sui social, è un 16enne di Puteaux, anche lui coinvolto nel gioco mortale del train surfing. A Parigi la Challenge è stata ribattezzata RER surfing in quanto vengono presi d’assalto soprattutto i treni regionali Rer. E’ qui che giovanissimi si aggrappano alle porte o direttamente sui tetti facendosi riprendere sorridenti. La parola “moda” viene evitata dalle compagnie di trasporto pubblico di Lione, Marsiglia e Parigi proprio per evitare il rischio emulazione, ma la questione viene ormai affrontata con una certa serietà tanto che proprio a Lione è stata lanciata di recente una campagna di sensibilizzazione nelle scuole in cui viene ribadito il pericolo mortale di ciò che viene definito erroneamente un gioco. Dalla sfida alla tragedia, infatti, il passo è brevissimo, basti pensare che i treni RER viaggiano a una velocità di 100 km orari sfiorandosi con i convogli che viaggiano nel senso contrario. C’è poi da considerare la presenza dei tetti bassi, dei pilastri e dei 750 volt che corrono sui binari e che potrebbero ovviamente fulminare chiunque in un batter d’occhio. Nato a Mosca nel 2011, il train surfing si è diffuso anche nel resto d’Europa. In Francia è arrivato negli ultimi anni con la prima vittima registrata nel giugno 2015. Aveva appena 14 anni e si era aggrappato ad un treno merci insieme ad un amico. In quell’occasione se l’era portato via un altro treno ancor prima di iniziare le riprese del video. Lo scorso 31 dicembre la seconda vittima, un giovane di 20 anni, morto sulla stessa linea della metro in cui si è verificata l’ultima tragedia con protagonista il 16enne.