IRMA GRESE/ La “Iena di Auschwitz”: spuntano nuove foto, altre sadiche donne nei campi di concentramento

- Emanuela Longo

Irma Grese: spuntano nuove foto della "Iena di Auschwitz", una delle donne più perfide del periodo nazista. Con lei anche Hilde Lohbauer ed Irene Haschke.

irma_grese_wikipedia Irma Grese (Wikipedia)

Irma Grese ha rappresentato nel periodo nazista una delle figure più controverse ma allo stesso tempo sadiche e diaboliche della Seconda Guerra Mondiale. Non era un caso se al suo nome fu assegnato l’appellativo di “Iena di Auschwitz” proprio per la cattiveria delle sue azioni nel ruolo di guardia del tristemente noto campo di concentramento. Da fervente nazista qual era, si arruolò volontaria nelle SS e durante il suo lavoro nel campo di Auschwitz diede sfogo della sua vena da sadica ninfomane. Di lei si dice che dormisse con le SS e che partecipasse alle selezioni dei prigionieri poi destinati al loro destino atroce, nelle camere a gas. Nascevano dalla sua mente perversa anche alcune tra le punizioni esemplari afflitte agli ebrei prigionieri nel campo di concentramento. Ora, come rivela Bigbangnews.com, sarebbero emerse nuove fotografie che ritrarrebbero Irma in compagnia di altre guardie del campo di Auschwitz. Gli scatti inquietanti farebbero parte di un archivio ora messo in vendita.

LE ALTRE SADICHE DONNE DEL PERIODO NAZISTA

Ma la “Iena di Auschwitz”, Irma Grese non fu la sola donna che negli anni del Secondo Conflitto Mondiale seminò il terrore nei vari campi di concentramento. Tra i nomi di sadiche protagoniste del periodo nazista spunta anche quello di Hilde Lohbauer. Lei in realtà era una prigioniera ma supervisionava i lavori forzati lavorando come kapò. La cattiveria insita di Hilde potrebbe fare concorrenza a quella di Irma: stando ai racconti pare che la donna avesse come principale bersaglio delle sue fantasie sadiche i prigionieri più malati e deboli, contro i quali era solita scagliare cani inferociti. Ancora una signora che avrebbe fatto del sadismo il suo punto di forza: si tratta di Irene Haschke. Bastava il suo nome per far entrare nel panico i detenuti di Bergen-Belsen, in particolare le prigioniere, molte delle quali subirono da lei atroci abusi. A fare la fine peggiore fu però Irma Grese, impiccata nel 1945 con l’accusa di crimini di guerra. Le altre due perfide donna furono arrestate per 10 anni.





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