Anche Patrizia D’Addario è una delle protagoniste di uno scandalo di enormi proporzioni e che coinvolse l’ex premier Silvio Berlusconi. Escort barese, un passato da soubrette e un sexy calendario alle spalle, la D’Addario salì agli onori delle cronache per aver sostenuto di aver ricevuto soldi per assistere alle festa a Palazzo Grazioli. Una vita, la sua, certamente travagliata ed un passato da escort emerso in modo pubblico nel novembre 2014, quando fu chiamata a parlare per la prima volta, davanti ai giudici del tribunale di Bari, circa i particolari ancora mai rivelati delle due serate trascorse nell’autunno del 2008 a Palazzo Grazioli alla presenza di Silvio Berlusconi e Gianpaolo Tarantini, i soli due uomini. In quell’occasione ammise di essere scappata dal letto di Berlusconi per evitare un’orgia e di essere stata la sola presente ad indossare dei vestiti. Parlò anche di ciò che accadde la seconda sera, quando invece decise di restare a Palazzo Grazioli, dove Berlusconi le mostrò il lettone regalatogli da Vladimir Putin: “Avemmo rapporti sessuali, chiacchierammo e lui mi dedicò poesie. Al mattino dopo facemmo colazione insieme e il presidente mi diede consigli sul sesso”, dichiarò ancora al cospetto dei giudici. Nel corso di quella deposizione la D’Addario ammise più volte di non essere una escort e rivelò come quello scandalo l’avesse “scaraventata all’inferno” e costretta a cure psicologiche. Dopo quelle esternazioni che fecero il giro della stampa nazionale, della D’Addario si persero le tracce, cadendo in una sorta di anonimato.
PATRIZIA D’ADDARIO, PRIMI PASSI NEI PANNI DI CUOCA
Di recente, il quotidiano Libero è tornato a parlare della “escort che inguaiò il Cavaliere” e che oggi ha cambiato totalmente vita reinventandosi cuoca per eventi di lusso. Oggi non è più la donna dello scandalo Escort ma semplicemente “Chef Patrizia”. La D’Addario non ha aperto un locale nella sua Bari ma cucina a chiamata proponendo una cucina fortemente connessa alla sua terra di origine, la Puglia. “La donna che cucinò con il suo registratore il povero Cavaliere imprimendo sul nastro ogni sospiro della notte di passione, sembra davvero convinta che i fornelli siano la sua nuova vocazione”, scriveva Libero lo scorso agosto. Cambiano anche i suoi clienti: ora il suo numero di telefono viene utilizzato per prenotare cene e tramite il suo sito ufficiale è possibile sfogliare una galleria di fotografie e visionare alcuni filmati che immortalano i primi passi della sua nuova vita, sebbene sia ancora molta la strada da fare per potersi affermare come chef. “La cucina è la mia passione. Dall’unione dell’amore per la mia terra e le sue specialità nasce il mio progetto: portare la cucina pugliese nel mondo”: è questo il suo motto con il quale ama descriversi online. Al momento però il seguito social non sarebbe particolarmente vasto. Dopo essersi attivata sui canali social Instagram e Twitter pare non sia riuscita ancora a decollare come sperato.